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Sono cinquanta gli olivicoltori lucani selezionati dall’Alsia, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, per partecipare alle attività 2017 del progetto OlioBioTech, partito lo scorso anno con l’obiettivo di migliorare la qualità degli oli EVO (Extra Vergine di Oliva) di Basilicata, intervenendo soprattutto dalla preraccolta fino alla fase di lavorazione in frantoio.

Le aziende sono state selezionate a seguito della risposta ad un apposito avviso pubblico che le impegna a mettere a disposizione dei tecnici dell’Alsia campioni rappresentativi di olive e del relativo olio prodotto ed a seguire norme di buona pratica sia in fase di raccolta che di trasformazione e stoccaggio.

Questo consentirà di monitorare la qualità delle olive e dell’olio ottenuto, oltre che supportare l’etichettatura a norma e la partecipazione a concorsi e guide di settore.

“OlioBioTech – ha dichiarato Giovanni Lacertosa, responsabile del progetto - vuole dimostrare che è possibile ottenere oli extravergine di oliva con elevati standard qualitativi attraverso l’applicazione di semplici procedure e metodologie che influenzano positivamente le caratteristiche organolettiche ed il contenuto di fenoli. Visto l’interesse suscitato nello scorso anno, nel 2017 abbiamo aumentato da 10 a 50 le aziende coinvolte nel progetto”.

Le aziende che hanno aderito quest’anno sono distribuite in 26 Comuni lucani e sono rappresentative delle diverse realtà più dinamiche dell’olivicoltura di Basilicata, sia con forme di allevamento tradizionali sia più moderne (intensivi e superintensivi). Positiva la prevalente partecipazione di giovani agricoltori e di alcune aziende che etichettano o trasformano direttamente il prodotto.

Mercoledì 25 ottobre prossimo, alle ore 15.00, presso la sala convegni del CRMA Agrobios dell’Alsia a Pantanello di Metaponto si terrà un primo incontro informativo, per le 50 aziende selezionate ma aperto a tutti gli interessati, in cui saranno illustrate le azioni in corso, con particolare riferimento al monitoraggio della qualità delle drupe e dell’olio ottenuto; alle norme di etichettatura; alle modalità per la partecipazione a concorsi e guide.