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Trasporto pubblico. Ancora un mezzo della ditta Nolè rotto, dipendenti rientrano nei loro paesi d’origine con tre ore di ritardo: E’ vergognoso!

“Ancora un pullman in avaria, parte dalla zona industriale della Fca Melfi (PZ) già rumoroso ma oramai è tutto normale e certamente non è una novità. A Gennaio 2016 un pullman delle Autolinee Liscio Marconia-Novasiri- Rocca Imperiale pieno di studenti si incendiò sulla Statale 106 in direzione Nova Siri e solo la buona sorte con la prontezza dell’autista evitò il dramma. Nei giorni a seguire assistemmo a dichiarazioni di esponenti politici di tutte le bandiere pronti a ‘cavalcare’ la notizia per processare l’ente Regione e chi la Governa colpevole del mancato stanziamento dei soldi pubblici, chi addirittura già all’epoca voleva portare a Roma la situazione vetusta dei mezzi del Trasporto Pubblico lucano. Tutte chiacchiere che a quasi due anni di distanza hanno prodotto questo, un altro autobus in fiamme e per fortuna un’altra tragedia evitata. Questa volta è toccato ad un Bus dell’azienda Nolè della tratta Nova Siri (MT)- zona Ind.le San Nicola Fca: a rientro da Melfi con il pullman carico di lavoratori smontanti dal turno di notte dello stabilimento automobilistico e di rientro nei loro paesi materani, tutto ad un tratto sembrerebbe che il 3° asse posteriore sinistro del mezzo, si sgancia con a bordo la ruota e, solo la bravura e tempestività dell’autista ha evitato che accadesse qualcosa di brutto. Oramai è consuetudine in Regione Basilicata: l’episodio del pullman di linea di Nolè rotto, fermo nel territorio tra Spinazzola e Cacciapaglia lungo la statale Bradanica, non farà notizia – denuncia il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano –. Sarà un ennesimo episodio dimenticato su quella che malauguratamente oggi poteva essere una disgrazia. Per l’Ugl è grave, non si può sottacere né tantomeno sottovalutare. Dobbiamo solo ed esclusivamente ringraziare il cielo che nessuno dei lavoratori ha riportato danni. A questo punto l’Ugl pone una domanda: cosa bisogna aspettare, che ci scappi il morto o la tragedia prima che le Autorità competenti avviino un’immediata verifica dello stato di affidabilità degli autobus che circolano in Basilicata, dove si continuano ad utilizzare autobus che superano di gran lunga l’età massima di immatricolazione e che non conoscono un minimo di manutenzione? L’Ugl non si fermerà certamente. Crediamo che la parte politica di questa Regione dovrebbe realmente prendere in considerazione la situazione e che la cosiddetta opposizione dovrebbe quantomeno tacere perché se i pullman hanno 35 anni come si legge sui giornali certamente la colpa è anche di chi ci ha governato negli ultimi 15/20 anni e non solo di chi siede adesso sulle poltrone. Bisogna togliere un po’ di responsabilità a chi la mattina mette in moto questi autobus d’epoca e si avventura sulle strade ‘mulattiere’ lucane con la speranza di arrivare a destinazione. Valgono davvero così tanto gli interessi politici? Tanto da poter mettere a rischio la vita di centinaia di persone? Ai posteri l’ardua sentenza, per adesso possiamo ancora dire che è andata bene così. Quanto accaduto ai dipendenti Fca non è di poco conto, il nostro auspicio – conclude Giordano – è che la Regione Basilicata avvii le dovute urgenti verifiche, le Forze di Polizia che và il nostro ringraziamento per l’instancabile lavoro che quotidianamente svolgono,  siano molto severe nel far rispettare a tutte le aziende codice e normative riguardanti il trasporto servizio pubblico e che il Prefetto di Matera finalmente intervenga”.