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BAS In una congiunta Cia, Copagri e Confagricoltura denunciano la difficile situazione degli agricoltori lucani e la debolezza politica nei confronti di Agea e del Sin. Assicurando lealtà e correttezza a tutti agricoltori lucani, le tre sigle si dissociano dai comportamenti strumentali registrati negli ultimi giorni a danno degli agricoltori, ed invitano a un chiarimento la Regione, precisando anche, che in assenza di un chiara scelta sospenderanno ogni relazione istituzionale.
"Gli agricoltori lucani non vivono di cronoprogrammi e annunci. Purtroppo sanno che la realtà è molto dura e che le strumentali sceneggiate architettate di concerto tra “una presunta” grande rappresentanza agricola e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata offendono le intelligenze degli agricoltori di questa regione.
Esercitare spudoratamente il gioco delle parti alle spalle degli agricoltori (io ti organizzo la contestazione sotto gli uffici della regione e tu, dopo l’incontro a Roma programmato da settimane, torni e – per l’ennesima volta - “annunci” l’arrivo nelle tasche degli agricoltori di milioni e milioni di euro) è imbarazzante.
Se questo è il livello del confronto, Confagricoltura, CIA e Copagri, per il profondo rispetto che hanno verso gli agricoltori e verso le istituzioni, hanno il dovere di dissociarsi apertamente e di denunciare con fermezza questo modo fare e di raccontare la cruda realtà.
Le ultime vicende pongono un problema di metodo e uno di merito.
La Basilicata - dopo la fallimentare (tutta lucana) esperienza dell’Arbea - per l’attuazione del PSR ha come Organismo Pagatore per gli aiuti comunitari AGEA ed i sistemi informatici – nonostante le importanti risorse destinate al SIARB (il sistema informativo regionale agricolo) – sono quelli di AGEA e gestiti dal SIN.
Qui vi è un vero problema: la debolezza politica della Regione Basilicata nei confronti di AGEA e del famigerato SIN.
E’ assurdo che la regione debba, per esempio, “pietire” per avere i “suoi dati di ritorno” dal Sistema Informativo Nazionale.
E’ mortificante organizzare i “viaggi della speranza” per andare a invocare cronoprogrammi ….seppure di pagamento.
La Regione Basilicata sul PSR ha il dovere di programmare bene, di predisporre bandi chiari e gestibili attraverso i sistemi informativi disponibili (con verifica preventiva), di effettuare il più rapidamente possibile le istruttorie ed i controlli di merito e di approvare gli elenchi nominativi dei pagamenti da inviare all’Organismo Pagatore AGEA e, laddove si dovesse registrare un qualche ritardo, convocare presso la Regione Basilicata la dirigenza AGEA al fine di rimuovere gli eventuali ostacoli.
Questo farebbe una Regione orgogliosa del proprio ruolo!
Nel merito: una parte importante degli importi annunciati come in arrivo nei prossimi mesi sono riferiti ad alcune migliaia di domande di indennità compensativa o pagamenti per le aziende biologiche dell’anno 2016 o gli aiuti ai giovani agricoltori che hanno partecipato al bando aperto ad aprile 2016. Su queste situazioni già diversi “viaggi della speranza” sono stati realizzati e tanti comunicati di propaganda sono stati inviati alla stampa! E la storia si ripete! ".