“Il sistema trasporti in Basilicata è regolamentato da ‘cervelloni’ burocrati istituzionali. Invece di giocare, la governance si attivi affinché si possa evitare la paralisi del trasporto su gomma e si smetta di fare solo ed esclusivamente proclami propagandistici”. Lo denuncia il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “la Regione è altamente dormiente, distratta da dove prelevare consensi elettorali invece di tentare di affrontare queste gravi problematiche.“L’Ugl sottolinea che tutte le Società facenti parte del consorzio di autolinee Cotrab non ricevono le spettanze dalla Regione Basilicata da quasi due anni, per un totale di quasi 60 milioni di euro. Se oggi non si è fermato il sistema è solo grazie alla disponibilità delle aziende che hanno anticipato tali somme pur a volte non potendo pagare diverse mensilità ai propri dipendenti. Da qui la considerazione dell’enorme difficoltà che si registra nel mondo dei trasporti in Basilicata e dell’incapacità politica della governance lucana che probabilmente non conosce minimamente tale complessità. Finora – continua Giordano – il servizio viene svolto regolarmente a spese delle aziende, cioè anticipando i loro soldi, ma molti non ce la fanno e a loro volta a cascata non riescono a pagare i loro autisti e relativi fornitori. L’Ugl ritiene che si è dinanzi ad una emergenza-urgenza da non poter essere affrontata o tanto meno risolta con slogan o spot pubblicitari, bensì con soldi da mettere subito in cassa al di la se poi la nostra Basilicata potrà o meno essere attraversata dal Frecciarossa 1000. La grave situazione del trasporto pubblico locale in Basilicata deve essere affrontata trovando gli adeguati rimedi. La Regione deve categoricamente saldare subito i debiti per evitare il dissesto finanziario di aziende che occupano centinaia di lavoratori lucani e che hanno bisogno di continui flussi di cassa non solo per pagare contributi, stipendi e carburanti, ma anche per mantenere il parco mezzi e per acquistarne di nuovi, sicuri, confortevoli e adeguati da poter far viaggiare sulle nostre strade ‘mulattiere’. L’Ugl esprime le più vive preoccupazioni per il futuro delle aziende, dei dipendenti e dei viaggiatori in quanto questa indifferenza regionale verso il Trasporto pubblico locale stà profondamente incidendo sull’equilibrio del sistema e soppressione di numerose corse: questo costituisce un motivo di profonda inquietudine per i lavoratori circa il loro futuro. Sulla situazione che si è venuta a determinare, le preoccupazioni sono evidenti, lasciano poco spazio ai dubbi: le imprese del TPL potrebbero saltare da un momento all’altro con gravissime ripercussioni. Considerando che da molti, tanti mesi ci sono problemi per il pagamento dei dipendenti delle aziende, al fine di scongiurare il dissesto finanziario e le nefaste conseguenze che si verificherebbero
, l’Ugl chiede al Presidente Pittella, se ancora ne avrebbe volontà, di attivarsi mettendo in atto tutti gli strumenti utili a scongiurare l’irreparabile: gli utenti, le aziende e i migliaia di dipendenti aspettano atti concreti urgenti da realizzarsi ad oras senza aspettare scadenze elettorali. Avvertiamo le Prefetture di Potenza e Matera che ciò potrebbe essere causa per legittimo e giustificato blocco delle attività legate al trasporto pubblico in Basilicata. Siamo stufi e stanchi di sentire proclami: si mettano in cassa soldi liquidi e subito disponibili, si effettui la proroga del contratto con la Regione fino al 2023,
in modo da giustificare un investimento che, in caso contrario, non sarebbe compatibile con una proroga di soli 12 mesi e si superi la notevole e ingiustificata disparità di trattamento tra Cotrab, da un lato, e Trenitalia e Fal dall’altro. Infatti, non solo costoro hanno avuto la proroga del contratto fino al 2023, ma soprattutto, per autobus del medesimo tipo, Trenitalia e Fal percepiscono 5,09 euro a chilometro, mentre il Cotrab solo 1,39 euro. Il nostro augurio è che – conclude Giordano – in questo scorcio di fine legislatura, chi ha governato la Regione per 5 anni guardi con attenzione ed impegno al settore del trasporto pubblico locale in Basilicata per assicurare certezze alle imprese concessionarie, condizioni di salvaguardia e diritti ai lavoratori, servizi con standard di qualità agli utenti, cose che fino ad oggi sono mancate: tutto il sistema trasportistico è stanco, si potrebbe a momenti verificare il fermo totale del servizio perché ormai la misura è colma”.