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Gravi le dichiarazioni del responsabile UOC “Igiene alimenti e della nutrizione” della ASM, dott. Martemucci, rilasciate ad un quotidiano locale. Ci sembra che la pezza è peggiore del buco.
Gli sforamenti presunti, riscontrati nel 2016 e 2017, andavano segnalati con le considerazioni di competenza, così come è stato fatto nei giorni passati, quando si è suggerito ai sindaci di emettere l’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua di AL; così avrebbe potuto e dovuto fare nel 2016 e 2017 il dott. Martemucci con le considerazioni di competenza. I compiti e le funzioni sono attribuite da una legge.
Ora, considerate le “pesanti” comunicazioni per mezzo stampa, circa una segnalazione inviata ai sindaci a luglio 2017 (al momento non dimostrata), di inquinamento biologico, molto piu’ grave dello sforamento dei Trialometani, vorremmo capirne di piu’. E’ vero che c’è stata questa comunicazione? Si possono conoscere gli estremi e magari pubblicarla? Non è che forse il dott. Martemucci si riferisce alla comunicazione non del 2017 ma del 2016 riferita alla fontana di Via degli Artigiani??? Troppa confusione che ingenera dubbi e preoccupazioni nelle comunità.
Se così fosse, sarebbe auspicabile che la direzione ASM ridia IMMEDIATA tranquillità all’ufficio, affidando ad un nuovo incarico il dott. Martemucci, troppo coinvolto emotivamente in questa vicenda.
Ultima considerazione, quando i valori sono di poco oltre il valore limite, per esempio 32 invece che 30, le analisi vanno ripetute perché sul valore determinato dei Trialometani influiscono diversi fattori, compreso il prelievo dei campioni, figuriamoci quando questi sono prelevati da fontanini che ormai non vengono utilizzati da nessuno. Diversa la riflessione sui valori riscontrati ai serbatoi, troppo contrastanti fra i due enti e sui quali aspettiamo le novità.
Riteniamo, comunque, che la richiesta di deroga sia assolutamente immotivata, qualcuno puo’ dimostrare che la rete di distribuzione sia la causa? Ad oggi è una, delle tante e inutili supposizioni, Noi continuiamo a ritenere che un soggetto terzo debba accertare chi ha ragione nella guerra delle analisi, ma subito e concordiamo “ assolutamente” sulla necessità di ridare tranquillità ad un territorio strategico e fondamentale della nostra regione, sicuramente derogare anche per un mese non è la soluzione, come non aiuta la guerra.
Per dare tranquillità alle comunità c’è bisogno di fatti, la guerra è tardiva e dannosa, per chi la fa e per chi la subisce.
Policoro Ideale