Tre le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Potenza, nell’ ambito dell’ inchiesta della Procura della Repubblica del capoluogo lucano, a carico di Domenico Rossiello (in carcere), Orazio Colangelo e Donato Potenza, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio e autoriciclaggio ai danni di alcuni giovani disoccupati. Le vittime che, a volte, si recavano negli uffici dell’ istituto di credito, dove lavorava uno degli indagati, venivano raggirate e costrette a intestarsi conti correnti, divenendo presidenti di “fantomatiche associazioni” impegnate in inesistenti progetti di accoglienza dei migranti. Le indagini sono partite dalla denuncia di una banca in cui lavorava un indagato (poi licenziato) che avrebbe concesso, senza istruttoria, alcuni affidamenti su conto correnti. Dai conti correnti si aprivano linee di accreditamento e fidi per trentamila euro ciascuno, che poi venivano svuotati attraverso bonifici, bancomat e carte di pagamento. A volte i malcapitati erano stati costretti, anche, a firmare finanziamenti per acquistare automobili, in realtà, mai possedute. Il passaggio di denaro veniva nascosto riuscendo a far transitare i soldi su postepay o altri conti. I proventi dell’ attività illecita ammonterebbero a 313 mila euro, fruttati nel corso di due anni. La notifica di conclusione delle indagini è stata inviata, anche, ad altri sei indagati, per concorso in riciclaggio.
Antonella Gatto