30 giugno-1 luglio. Una due giorni con spettacoli, degustazioni e convegni su irrigazione e andamento climatico
Anche quest'anno a Rotondella non mancherà l'appuntamento con il pregiato frutto arancione. È giunta ormai alla XXII edizione la Sagra dell'Albicocca, che si accredita sempre più come una tradizione consolidata nel panorama della promozione agricola territoriale. Anche quest'anno una degna organizzazione per l'evento, condita da momenti di approfondimento tematico ai quali si affiancheranno momenti di degustazione e di spettacolo. Si inizia sabato 30 giugno alle ore 16.30 con la mostra pomologica. A seguire un importante convegno tecnico-scientifico. Dopo i saluti del sindaco Vito Agresti e del consigliere delegato alle Politiche Agricole, Pietro Laguardia, prenderanno la parola i due relatori.
Il primo intervento, di Giuseppe Montanaro (Dipartimento Culture Europee e del Mediterraneo Unibas) verterà su “L'irrigazione come fattore produttivo e di adattamento ai cambiamenti cimatici”. A seguire l’intervento di Carmelo Mennone, (AASD Pantanello Alsia), su “Varietà e andamento climatico”. Conclusioni affidate a Luca Braia, Assessore Politiche Agricole e Forestali Regione Basilicata. Sarà presente una rappresentanza del Comune di Casalfiumanese, gemellato con Rotondella. A fine convegno sarà consegnato il Premio Albicocca d’Oro legato alla ricorrenza dei 500 anni. “Avrà una dimensione augurale, più che di riconoscimento” anticipa Pietro Laguardia. Alle ore 21 musica popolare con gli “SCIANARI” presso la scalinata di piazza Risorgimento.
Per l'indomani, domenica 1 luglio, la festa si sposta a Rotondella due presso il terminal bus. Dalle ore 19 serata enogastronomica con degustazione di albicocche e altri prodotti tipici del territorio. Alle ore 20 Il Consiglio Comunale della Citta dei Ragazzi festeggia 500 anni di “Sapori e tradizioni” con canti e balli e assegna il premio per il concorso scolastico “Poeti in erba”. “Ci impegniamo a valorizzare sempre di più questo importante appuntamento – ha spiegato il sindaco Vito Agresti – perché a Rotondella il mondo agricolo e rurale rappresenta un pezzo importantissimo della comunità, sia in termini produttivi che culturali ed è giusto riconoscergli un adeguato sforzo promozionale.”
“La scelta di proporre la festa sia nel centro storico che a Rotondella due – aggiunge il consigliere Pietro Laguardia – nasce proprio dalla volontà di esprimere e rimarcare l’unità territoriale”.