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policoropragmatica.jpgIl nord vuole l'autonomia differenziata? bene, noi non compriamo più i loro prodotti iniziando dal vino Veneto con le bollicine ottenute aggiungendo gassosa!
da 160 anni, ad iniziare dall'ignobile genocidio denominato impropriamente "Risorgimento", il popolo meridionale ha subito un vero e proprio colonialismo interno che ha portato al progressivo impoverimento del nostro territorio, che ha spinto i nostri conterranei ad abbandonare la loro terra.
Tale spopolamento ora sta interessando soprattutto i nostri giovani laureati, la mente fertile del nostro sud, quella parte nobile del nostro sangue che invece avrebbe dovuto rappresentare la linfa vitale del nostro popolo.
Finora abbiamo avuto solo governi miopi verso il sud...l'ultimo è, poi, completamento cieco!
Tutte le tv di stato, tutti i telegiornali hanno speso fiumi di parole e di immagini per screditare i nostri territori e la loro gente…"prodotti contaminati della terra dei fuochi"..." meridione location ideale per depositi scorie radioattive"..."falde acquifere e acque marine contaminate da derivati degli idrocarburi"...un criminale lavaggio del cervello che porta inevitabilmente ad una sorta di sudditanza psicologica ed economica verso il nord, dipinto sempre come bello, operoso ed ammirevole!!!
I media di stato spendono fiumi di parole su "Tav", "Gronda di Genova", "Pedemontana", il "Mose"...tutto nord!!! e del sud? nulla, nemmeno una parola! mai si parla di ristrutturare i porti meridionali, di adeguare la rete autostradale e ferroviaria al sud, di portare il treno a Matera che ancora non ce l'ha, di provvedere alla realizzazione di aeroporti che collegano adeguatamente il sud...nulla!! a loro non importa investire un euro al sud, che farebbe guadagnare 10 euro, meglio investire 10 euro al nord anche se rende solo un euro!!!
Zaia, Fontana e Salvini parlano di autonomia differenziata, per continuare a trattare il meridione come la mammella del nord dalla quale continuare a succhiare latte e nutrirsi come sempre nell'ultimo secolo e mezzo!!!
Autonomia differenziata che permetterebbe di vendere i loro prodotti (vini nordisti contaminati al metanolo...ma nessuno ne parla più; salumi ed insaccati con carni contaminate proveniente dalla Cina, un accenno e poi basta più!!!), senza un tornaconto legato al residuo fiscale per il sud: praticamente noi compriamo ed i nostri soldi arricchiscono loro, senza dover spartire l'attuale dovuto fiscale alle altre regioni, soprattutto meridionali.
Come sempre la ricchezza del nord strappando soldi al sud!!!
Ora basta!!! Policoro Pragmatica ritiene avvilente e frustrante questa atavica propensione pro-nord e considera doveroso invitare fortemente la gente del sud a comprare solo sud anche a Policoro: abbiamo, infatti, prodotti migliori il cui acquisto eviterà di arricchire ancora di più chi ci ha trattati sempre come sudditi da spremere; non solo ma il costante impegno al compra-sud permetterà un progressivo miglioramento economico-produttivo delle aziende meridionali permettendo di diventare competitive.
Inoltre, vogliamo parlare di vino? ridicolo esaltare la viticoltura veneta quando l'arte della vinificazione trae le sue origini in epoca pre-romana e precisamente nel momento in cui enotro, figlio di licaone, giunse sulle coste ioniche in un territorio successivamente denominato Enotria e che corrisponde attualmente al territorio rappresentato dalla Basilicata, Calabria e Campania. gli enotri quindi hanno identificato il miglior esempio di viticoltura e vinificazione, producendo il miglior prodotto che successivamente, in modo maldestro, fu copiato al nord Italia ed in Europa dove, per ottenere un prodotto "potabile", sono costretti ad arricchire le loro uve "acquose" con la nostra uva eccellentemente "alcolica".
Policoro Pragmatica, invita le istituzioni regionali a promuovere ufficialmente iniziative analoghe atte a migliorare il benessere economico-sociale del popolo che con il loro voto ha scelto loro a rappresentarlo; questo impegno rappresenterebbe un tangibile segnale di benevolenza e gratitudine dovuto nei riguardi della loro gente.