“Fare sistema per la Zes Jonica e lo sviluppo lucano”. E’ il tema dell’incontro svoltosi nella sala conferenze della Provincia di Matera promosso dall’Associazione Zes Lucana al quale su invito del coordinatore Pierluigi Diso, la Ugl Matera ne ha preso parte. Un incontro operativo sulle cose da fare e con invito preciso a non perdere tempo su temi come incentivi, promozione di impresa per rendere appetibili i territori. Il tutto e subito per buttare dentro alla Zes Jonica, legata al Porto di Taranto, tutte le aree comprensoriali e produttive della Basilicata”.
E’ quanto hanno detto a margine dell’incontro i segretari generale dell’Ugl Matera, Pino Giordano e Domenico Giordano, responsabile provinciale giovani Ugl alla presenza del coordinatore della Zes Lucana, Pierluigi Diso, Elisabetta Venezia, Docente Economia Trasporti Dipartimento di Economia e Finanza, Consulente ASSET Regione Puglia per il Piano della logistica e delle Merci, Giovanni De Meo, componente del comitato tecnico scientifico Zes Lucana, Ludovico Vico, Presidente Associazione Zes Lucana, Pasquale Latorre per Confapi Matera, e i rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale di Matera.
“Tante le priorità per far decollare la Zes in Basilicata, è necessario ridurre la tassazione sul costo del lavoro e sugli utili di impresa, ridurre l’onere di trasporto, incrementare la produttività delle infrastrutture dedicate alle operazioni di handling, derivante dalla riduzione dei tempi operativi e delle procedure doganali. Inoltre, sviluppare un’analisi di impatto della regolamentazione ad ampio spettro. E allora – proseguono i sindacalisti – per l’Ugl occorre puntare sulle priorità cominciando dalle infrastrutture e della logistica. Se Zes è tutto, non possiamo tener fuori il turismo che è il traino della Basilicata, la quale attira oggi una domanda turistica suddivisibile in due macro-aree: Turismi dei grandi numeri: composto dalle tipologie di turismo di carattere tradizionale che si rifanno ad alcuni tematismi di base; turismo culturale, turismo religioso, turismo nel verde, turismo lacuale, turismo scolastico. Turismi di nicchia: galassia di linee di offerta in dinamica evoluzione che spaziano dai turismi del benessere al turismo enogastronomico, dai turismi del camminare ai turismi della natura, dallo slow tourism al diversificato mondo dei turismi attivi. Un universo vasto, con proposte basate sulla contaminazione intersettoriale, su forme di ‘edutainment’ o di avventura a contattato con la natura, sulla scoperta dei tratti originali e tipici del territorio e della comunità ospitante, sul coinvolgimento e la ricerca di relazioni autentiche. Una delle tendenze che deve essere intercettata dalla Basilicata e dalle sue imprese è, dunque, quella dei turismi esperienziali, dove ‘vivere, essere e fare’ predominano rispetto al ‘visitare’. Le azioni Ugl vogliono essere al finalizzare a massimizzare il risultato economico di imprese, professioni, tour e bus operator, addetti del settore culturale e turistico ed a identificare proprio con riferimento al turismo e alla sua specificità, due obiettivi centrali, fortemente intrecciati tra loro.
Punti di forza: Posizione geografica con vicinanza a grandi aeroporti (Bari, Napoli); Importante patrimonio culturale e storico artistico; Eccellenze agroalimentari tipiche e biologiche; Varietà e autenticità delle risorse naturali (parchi, mari, fiumi, etc.); Elevato potenziale di valorizzazione di siti e circuiti poco conosciuti da turisti nazionali e internazionali per sviluppare nuovi prodotti, anche in aree geografiche ancora inesplorate.
Punti di debolezza: Mancanza e sufficiente manutenzione di infrastrutture stradali e ferroviarie; Mediocre azione di comunicazione e integrazione tra settore culturale e settore dell’accoglienza turistica; Scarsi collegamenti ferroviari e su gomma tra le principali località turistiche regionali; Scarsa valorizzazione dei beni culturali e ambientali; Concorrenza delle strutture ricettive delle regioni vicine (Puglia). Tra le azioni di rilevante importanza per una mirata programmazione di rilancio territoriale, sociale, turistica ed economica della Basilicata, l’apertura di infopint da ubicare alle stazioni ferroviarie di Bari, Taranto e Napoli; apertura di ufficio informazione e programmazione di bus navetta oppure shuttle bus operativi nel week end, con fermate programmate in comuni della Collina Materana , costa Jonica-Metapontina ed aree startegiche della provincia di Matera e Potenza. Per l’Ugl, un ruolo di stimolo spetta anche alla Provincia di Matera, guidata dall’avv. Piero Marrese, territorio di immediata prossimità del Porto di Taranto. Ma tocca alle Regioni, in questo caso accendere la lampadina della convenienza per questa Zes, affinchè crescano o arrivino da fuori regione gli investimenti imprenditoriali. Ma occorre attivarsi per realizzare quella rete di servizi, occultati o messi da parte all’insegna del ‘poi si vedrà’ ( piattaforma logistica e centro intermodale Valbasento, sistema infrastrutturale viario e ferroviario) senza dimenticare il costo delle utilities. Ma occorre non perdere altro tempo – hanno concluso i segretari Giordano – dove l’Ugl Matera è pronta a dare il suo contributo collaborativo e determinato al fine di far partire la Zes in una regione che ha sete di vero cambiamento”.