Il Gruppo Editoriale Domenico Distante ESPONE quanto segue:
in data domenica 1 settembre i giornalisti e i tecnici della nostra emittente televisiva CANALE 85, titolare dei diritti di trasmissione in diretta delle partite esterne del BRINDISI FC e delle trasferte del Taranto Fc, sono stati costretti a svolgere il loro lavoro nel settore della Gradinata, sotto il sole e relegati al di fuori dei regolari settori riservati alla stampa, come autentici “lebbrosi” dell’informazione, in occasione del match del campionato di serie D tra Taranto e Brindisi, disputato allo stadio Erasmo Iacovone.
Ciò è avvenuto in palese contrasto a tutte le normative federali e di Lega, che sanciscono e garantiscono il diritto (e non la facoltà), per le emittenti che trasmettono partite in diretta di avere a disposizione un’area apposita nel settore stampa e la possibilità di effettuare le riprese con la migliore qualità possibile. Un comportamento che va contro ogni regola deontologica del diritto di cronaca (costituzionalmente sancito dall'art. 21), sempre garantito in passato da tutte le dirigenze precedenti anche ai giornalisti non legati da rapporti di mediapartnership calcistica. Una vera e propria "novità" che offende l'informazione libera e corretta.
Identico trattamento è stato riservato alla collega di Tuttocalciopuglia.com, testata appartenente al Gruppo Editoriale Domenico Distante, che è stata egualmente confinata nel settore di Gradinata.
Nonostante questo gravissimo episodio di discriminazione immotivata, CANALE 85, i suoi giornalisti, i suoi tecnici hanno compiuto regolarmente il proprio dovere, confermando la vicinanza alla città di Taranto e alla splendida tifoseria rossoblù, trasmettendo regolarmente il match nonostante condizioni di lavoro del tutto emergenziali.
Purtroppo la decisione del Taranto Fc ha arrecato nocumento agli stessi tifosi che hanno assistito alla gara attraverso la diretta tv: il posizionamento in gradinata, infatti, non ha consentito a CANALE 85 di trasmettere il match nel modo programmato, sia per ciò che riguarda l’utilizzo adeguato della regia mobile che per la mancanza di tutti i servizi necessari, come ad esempio le prese di energia elettrica. Contro la nostra volontà siamo così stati costretti a fornire un servizio qualitativamente inferiore rispetto ai nostri standard realizzativi.
Sin dai primi giorni di vita CANALE 85 ha seguito con professionalità e spirito di sostegno le vicende del team jonico, trasmettendo tutte le partite in trasferta dei rossoblù e svolgendo, in alcune stagioni, il ruolo di “esclusivista” senza mai ledere o boicottare il lavoro delle altre testate.
Il Gruppo Editoriale Domenico Distante CHIEDE pertanto il rispetto delle regole e dei diritti di lavoratori e giornalisti, CENSURA il comportamento del Taranto Fc e della concorrenza sleale di chi avrebbe richiesto l’adozione di simili provvedimenti, ANNUNCIA che adirà le vie istituzionali e legali per ottenere la tutela dei propri diritti e il rispetto dei contratti firmati.
AUSPICA, infine, una ferma presa di posizione del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci e di tutte le autorità preposte, affinché, al di là delle convenzioni d’uso stipulate con il Taranto Fc, GARANTISCANO il rispetto della legge e delle normative vigenti e il ripristino della libertà di stampa in una struttura di proprietà comunale e quindi appartenente a tutti i cittadini.
Si ricorda, infatti, che il comportamento discriminatorio e la concessione COATTA degli accrediti nel settore di gradinata è stata riservata SOLO a CANALE 85 e non alle altre emittenti televisive e radiofoniche.
E’ stata una giornata “nera”, da dimenticare, per chi, come noi, ispira la propria attività al rispetto della deontologia, delle regole, al primato dei rapporti umani. Il campo di gioco, ancora una volta, ha affermato la propria legge: i campionati non si vincono solo acquistando i giocatori migliori o gli allenatori più preparati; servono, innanzitutto, dirigenze leali, cortesi, corrette che sappiano circondare le proprie squadre di un ambiente armonico e improntato alla positività, senza la volontà di creare divisioni inutili. Che danneggiano solo i tifosi e gli appassionati di calcio.
Il Gruppo Editoriale Distante