Continua la protesta di genitori ed alunni davanti al plesso scolastico del Centro storico di Nova Siri. Il numero di alunni iscritti non consente di formare la prima classe della scuola secondario di primo grado, implicando la necessità per i bambini del posto di spostarsi e frequentare il plesso dello Marina. Per l’esattezza sono solo cinque i bambini iscritti, un numero ritenuto dalle competenti istituzioni insufficiente alla formazione di una classe. Perplessità e rabbia è stata espressa dai cittadini del posto, che temono nel giro di qualche anno la chiusura dell’intera scuola, con enorme disagio per l’intera comunità, ed un immancabile impoverimento dei servizi. I genitori chiedono riposte in primis alla Regione Basilicata e al Ministero dell’Istruzione, non escludendo altre forme di protesta nei giorni futuri. Il Presidente dell'Upi (Unione delle Province Italiane) di Basilicata e della Provincia di Matera Piero Marrese è intervenuto sulla questione dello spopolamento scolastico nei piccoli comuni del materano, chiedendo con una lettera inviata al Ministro dell'Istruzione Fioravanti un incontro al Miur. Marrese chiede, in particolare, una deroga alla normativa sull'istituzione e formazione delle classi, basata esclusivamente su dati numerici, il Dpr 81/2009, con l’auspicio di trovare al più presto soluzioni che agevolino il percorso di studi degli studenti lucani. La normativa troppo restrittiva comporta la soppressione di alcune classi, causando forti disagi a genitori ed alunni. In particolare la chiusura della classe nel centro storico di Nova Siri e l'accorpamento con le classi della Marina comporterà un grave pregiudizio, soprattutto, per gli alunni con disabilita, rendendo particolarmente gravoso lo svolgimento delle normali attività didattiche. Marrese ha, poi, aggiunto che ad essere compromesso è il basilare diritto allo studio. Non meno grave lo spopolamento di tanti piccoli comuni della Provincia ed un inevitabile spostamento verso i comuni di "maggiori dimensioni".
Antonella Domenica Gatto