animazione.gif

La Ugl Metalmeccanici e la Fismic Confsal sono gli unici sindacati italiani che fin dall'origine legano la partecipazione dei lavoratori al buon andamento gestionale delle aziende. 

La Ugl Metalmeccanici e la Fismic Confsal ritengono che il compito principale di un Contratto Nazionale di Lavoro sia quello di contemperare diritti e doveri dei lavoratori e delle aziende nei confronti  dei lavoratori, ma quello ancora più importante, soprattutto in questa fase economica e sociale, deve essere la valorizzazione delle risorse umane e del lavoro industriale. 

Pertanto "crediamo che la piattaforma rivendicativa debba iniziare con un segnale forte e inequivocabile che faccia recuperare ai lavoratori una parte dei sacrifici che quotidianamente svolgono. II prossimo  deve essere un contratto di compensazione salariale" dichiarano congiuntamente il segretario generale Uglm Spera e il segretario generale Fismic Di Maulo.

Sulla base di una forte condivisione di valori fondamentali, i due sindacati  hanno deciso di convergere sui contenuti di un'unica piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici da discutere tra i quadri sindacali e nei luoghi di lavoro, per inviare il testo comune alla controparte Federmeccanica e Assistal al termine della consultazione. 

Lo scopo è quello di riuscire ad ottenere un rinnovo contrattuale che abbia al centro un importante aumento della paga base (9% nel triennio pari ad un aumento sulla media di 167,56 €) in grado di far recuperare ai lavoratori la perdita del potere d'acquisto, avere maggiore flessibilità negli orari di lavoro, maggiori tutele contro gli infortuni sul lavoro. Si richiede inoltre l'allargamento del Fondo Cometa a tutti i lavoratori a carico dell'azienda, l'introduzione di un secondo gestore per l'assistenza sanitaria integrativa (Metasalute) al fine di togliere il monopolio. 

"È molto importante che si sia trovata  convergenza su un unico testo da inviare alla controparte in quanto viene a crearsi in questo modo un forte fronte comune che potrà battersi con maggiore forza contro qualunque tentativo di discriminazione e si potrà lavorare affinché tutti i lavoratori abbiano un contratto migliore" concludono i leader dei sindacati Uglm e Fismic.