Sono trascorsi cinque anni esatti. Cinque anni da quando, dopo una notte di trepidazione, ho appreso con gioia che grazie al sostegno ed all’amore della mia gente ero riuscito a coronare il sogno di una vita: diventare il SINDACO della mia comunità.
Da quel momento in poi non mi sono fermato un attimo per fare il bene della città che tanto mi ha dato e a cui devo tutto in termini di valori, rispetto, amore e gioia.
Ricordo che già nell’immediatezza dell’ufficialità della mia elezione, zaino in spalla, partii alla volta di Genova per festeggiare e rendere onore alla festività della Madonna di Anglona nel capoluogo ligure divenute negli anni una seconda casa per tanti nostri concittadini.
Fare il Sindaco è stato il coronamento di un sogno si ma ha messo in luce anche l’aspetto fondamentale di questa missione: dedicarsi anima e corpo, giorno e notte senza mai risparmiarsi per il proprio territorio e per la propria gente.
Ho capito ma forse lo abbiamo capito tutti che l’onore è tanto ma anche e soprattutto l’onere ed il peso che quella fascia tricolore ti da sono tanti.
Abbiamo cercato, insieme con la mia squadra, di lavorare tanto per riportare Tursi al centro dell’agenda politica regionale e nazionale e credo, senza presunzione e senza paura di essere smentito, che i risultati ottenuti in termini di opere, progetti, eventi, visibilità e vitalità, siano sotto gli occhi di tutti in un tempo dove i piccoli comuni hanno dovuto patire più di tutti le difficoltà economico-finanziarie che tutti sappiamo.
Dalla candidatura della nostra Rabatana a Patrimonio dell’Unesco, passando per il parco eolico, il completamento dell’atteso sbocco di viale Sant’Anna-Petto di Coppe con le aree parcheggio in zone critiche, interventi di sicurezza nelle scuole, il centro smile per disabili di prossima apertura fino a giungere all’ormai avvio del Museo Diocesano e tanto altro. Poi c’è il nuovo piano traffico che ha dato finalmente un ordine alla cervellotica situazione nel rione Europa e gli scambi ed i progetti con il Bahrain ( festival della cultura araba) la Polonia ( progetto di Moda , filosofia e fede " Maria di Anglona) e con la Bulgaria ( Simposio d' arte).
Ma non è questo il momento di elencare in forma dettagliata tutto quanto è stato fatto. Oggi è un giorno di festa in ricordo di un nuovo inizio per la nostra città. Nelle prossime settimane, i miei colleghi assessori e consiglieri ognuno per le proprie deleghe e attraverso ogni mezzo a nostra disposizione, avranno modo e tempo per dettagliare in maniera precisa e puntuale su quanto fin qui fatto e su quello che vogliamo ancora fare per la nostra città. Eh si, perché il sottoscritto e gran parte della sua attuale squadra amministrativa è pronta a ripresentarsi alla sua gente per chiedere il consenso e continuare a fare il massimo per la collettività.
In attesa di conferme certe dal Ministero dell’Interno sulla data della prossima turnazione elettorale guardiamo avanti e continuiamo a camminare mano nella mano come fatto in questi mesi difficili che ci hanno dovuto far ripensare ogni singolo gesto e azione quotidiana che prima compivamo con disinvoltura.
Il Coronavirus ha rappresentato senza dubbio il momento più difficile con cui abbiamo dovuto fare tutti i conti in queste settimane. L’emergenza epidemiologica e la paura di chi ha la responsabilità della salute ed incolumità pubblica hanno fatto emergere ancora più la voglia di lottare e difendere la mia città e comunità da qualsiasi minaccia.
Credo di esserci riuscito al meglio ed a qualsiasi costo.
Con questo spirito rivivo oggi ogni singola emozione che mi ha accompagnato in questo quinquennio e ringraziando ancora una volta la mia comunità la mia squadra amministrativa fatta di donne e uomini speciali vi abbraccio tutti promettendo il consueto e massimo impegno per le sfide di oggi e soprattutto per quelle del domani pronto e pronti ad inseguire e realizzare, insieme a voi, i sogni più veri e profondi che custodiamo nel cuore per la mia e nostra Tursi.
Avanti tutta! Insieme si può