La tutela dell’ambiente è una cosa seria e non può essere sbandierata esclusivamente a seguito di eventi straordinari. L’incendio della discarica a La Martella ha scosso enormemente la comunità materana anche perché i risultati sul controllo delle emissioni e sulla presenza di diossine non sono affatto convincenti tanto da spingerci a chiedere ulteriori chiarimenti nei prossimi giorni.
Sulla città dei Sassi insistono diverse realtà impattanti sulle quali sarebbe bene non abbassare la guardia. Ad esempio, negli ultimi anni, hanno destato particolari preoccupazioni le attività della cementeria presente nel mezzo del Parco della Murgia; un impianto che per il ciclo di produzione è autorizzato anche alla combustione di pet coke.
Da qualche giorno, alcuni cittadini stanno lamentando una cattiva qualità dell’aria dovuta a forti odori nauseabondi. Abbiamo provato a dare un’occhiata ai dati relativi al monitoraggio delle emissioni della cementeria, ma, nonostante l’esistenza di un protocollo che prevedeva la fruizione dei dati online, risulta impossibile conoscerne le rilevazioni.
Il protocollo aveva durata quinquennale e, considerati i link ormai irraggiungibili o inesistenti, sembrerebbe non essere stato rinnovato.
È urgente dare una rispolverata a questi monitoraggi per garantire maggiore sicurezza e serenità alla popolazione di Matera.