E’ in programma per il 27 gennaio, alle 18.30 nell’Auditorium dell’ IIS Fermi, la rappresentazione teatrale dal titolo “L’ombra oscura che è in noi”. L’iniziativa nasce nell’ambito del laboratorio di Educazione Teatrale a cura della professoressa Silvana Labate.
L’evento di domani è il punto di arrivo di un percorso di riflessione sulle parole di Hannah Arendt nel suo libro “La banalità del male”.
“Tanti burocrati, tanti semplici impiegati, tanti padri di famiglia, più o meno consapevoli, hanno contribuito a portare avanti il folle progetto di Hitler: non mostri, non carnefici ma gente comune, perché il male è banale”. Sono le parole che la Arendt scrisse dopo aver assistito, come reporter, al processo di Adolf Eichmann a Gerusalemme.
“Siamo partiti da qui – si legge nella presentazione del percorso a cura della docente - dalla riflessione su questa scomoda e amara tesi, per poi soffermarci sulla lettura di alcuni atti del processo e del testo di Stefano Massini “Eichmann, dove inizia la notte”. Abbiamo anche raccolto una ricca documentazione di testimonianze di sopravvissuti all’olocausto per dare voce, ancora una volta, alle loro storie. E tutto ciò per offrirci la potente suggestione di poter guardare negli occhi Eichmann e di udire le parole che ha realmente pronunciato”.
Il Laboratorio Teatrale sulla Shoah del Fermi ha preso le mosse da un’idea un po’ bizzarra: osservare l’Olocausto non dal punto di vista delle vittime ma da quello degli aguzzini. L’essenza dell’arte in fondo è questa: un cambio di prospettiva sulle cose.
“Il nostro è ormai un appuntamento consolidato – ha spiegato il Dirigente Scolastico Giovanna Tarantino – da anni ci impegniamo sulla strada della didattica della memoria, espressa con il teatro e con tutto il carico emozionale che da questo emerge. Mettersi in gioco di fronte al pubblico, studiare, riflettere e fare memoria sono solo alcune delle tante esperienze formative condensate in questa proposta di grande completezza”.