animazione.gif

Apre_a_Nova_Siri_il_Centro_Diurno_per_Minori.jpg
  Una bella notizia, ma non senza alcune perplessità.
  È quanto riferisce l’opposizione in seno al consiglio comunale di Nova Siri che nutre non pochi dubbi sull’operato dell’amministrazione nella procedura di affidamento del servizio; dubbi sia sulla modalità di individuazione del soggetto affidatario che sulla valutazione qualitativa e professionale dello stesso.
  Il Centro, di nuova costruzione, ospiterà fino ad un massimo di 20 bambini/adolescenti e si occuperà, almeno di questo si occupano i centri diurni per i minori, della promozione dei processi di prevenzione delle varie forme di disagio scolastico, familiare e sociale.
Un luogo deputato ad accogliere e aggregare bambini, preadolescenti, adolescenti e giovani in uno spazio educativo che promuova processi di crescita, di scambio, di relazione, di partecipazione e integrazione nei confronti dei minori e delle famiglie, attuando strategie socializzanti che sviluppino un senso positivo di appartenenza alla comunità.
 Tutte attività che prevedono la redazione di un progetto personalizzato in collaborazione con l’equipe del centro ed eventualmente con gli operatori delle istituzioni coinvolte (comune, Asl, scuola ecc..) e condiviso con la famiglia.
 Un importante servizio per la comunità, ma quale soggetto professionale è stato coinvolto per la gestione della struttura?
Da qui le prime perplessità dei consiglieri di opposizione atteso che a quanto si apprende dalla determina di affidamento sarà la Pro Loco di Nova Siri a gestire la struttura!
  Perché affidare un servizio così specialistico e rivolto a soggetti “sensibili” ad una associazione che per mission istituzionale si occupa della promozione del luogo, della scoperta e tutela delle tradizioni locali, del miglioramento della qualità della vita di chi vi abita, della valorizzare di prodotti e bellezze del territorio? Quali garanzie potrà offrire la Pro Loco per un servizio che si rivolge principalmente a minori a rischio devianza e disadattamento, provenienti da nuclei familiari caratterizzati da svantaggio culturale, sociale ed economico?
Quali esperienze curriculari e soprattutto quali figure professionali (educatori, psicologi, mediatori, operatrici d’infanzia,...) ha dimostrato di possedere all’interno della propria organizzazione per candidarsi a gestire il centro di Nova Siri?
A queste domande, proseguono i consiglieri di Patto per Nova Siri, dovrà rispondere l’assessore alle politiche sociali, prof.ssa Filomena Bucello, in una prossima interrogazione che presenteremo sulla vicenda. Dovrà anche chiarire come mai la scelta del soggetto coinvolto è avvenuta mediante affidamento diretto, senza alcuna forma di pubblicità e senza favorire la più ampia partecipazione degli operatori del settore. Non vorremmo, concludono i consiglieri di opposizione, che piuttosto che guardare alla qualità del servizio offerto si sia pensato pensato agli amici degli amici.
Gruppo consiliare Patto per Nova Siri