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Sono 79 le candidature pervenute da artisti e compagnie provenienti dall’intero territorio nazionale, partecipanti al bando per Residenze Teatrali indetto dal Teatro delle Forche per l'annualità 2023 del progetto FUTURO PROSSIMO VENTURO Residenze per Artisti nei territori (cofinanziato dalla Regione Puglia in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni).
La Direzione Artistica, promuovendo un processo di “teatro partecipato”, ha creato un team di persone tra artisti, operatori culturali e pubblico, per una valutazione partecipata e condivisa delle candidature, che hanno superato qualsiasi aspettativa degli organizzatori.
Le proposte progettuali selezionate sono state tre, più ulteriori due destinate all’infanzia e ai ragazzi.
Cinque, dunque, le compagnie/artisti che saranno ospitati sino a fine anno a Massafra (TA), grazie anche all’adesione al progetto del Comune di Massafra.
Gli artisti potranno usufruire di 15 giorni di Residenza, supporto organizzativo e logistico, tutoraggio a cura di professionisti e operatori culturali specializzati nel settore dello spettacolo dal vivo e un contributo alla ricerca.
I progetti sono stati approvati dalla Direzione Artistica con le seguenti motivazioni:

“Fragolina Tre canti di protesta + un fatto di cronaca” di Roberto Corradino & Reggimento Carri Teatro (Puglia) per “l’originalità della proposta, capace di esplorare la condizione femminile e di indagare la costruzione di una identità di genere, storica e sociale in Puglia”.

“L’inconciliabile” della Compagnia Theatre's Shadows (Puglia) per “l’audacia della proposta, formulata da artisti under 25, che punta alla sperimentazione e all’innovazione dei linguaggi teatrali con uno sguardo giovane e contemporaneo.”

“Poema della Fine” di Opera del Rosso (Toscana) per “la natura site-specific della proposta, mirata ad una ricerca della parola poetica in rapporto al paesaggio e alla materia, approfondendo il linguaggio scenografico e scenotecnico.”

“Le favolette di Alice” e “La Grammatica della fantasia” dell’Associazione Culturale Ombre (Puglia), per “la contaminazione dei linguaggi e delle tecniche espressive, finalizzata a inventare e ribaltare le storie attraverso il teatro delle ombre e dell’attore”.

“Il Racconto della Principessa Guerriera” di Giglio/Prosperi (Lazio) per “l’innovatività del processo di costruzione della messinscena, volto a legare narrazione e oggetti attraverso l’immaginazione evocata nello spettatore”.