Un nuovo studio dal titolo “Cocaine perturds mitovescecle biology in the brain” è stato pubblicato il 24 gennaio 2023 sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Journal of extracellular vesicles. La ricerca è stata condotta dal neuroscienziato Pasquale D’Acunzo di Tursi (MT), nei laboratori del Nathan S. Kline Institute di New York. Dallo studio emerge che la cocaina, uno psicostimolante che crea dipendenza, ha un ampio meccanismo d’azione, compresa l’induzione di una vasta gamma di alterazioni nel metabolismo cerebrale e nell’omeostasi mitocondriale. Con lo stesso gruppo di ricerca lo scienziato lucano ha recentemente scoperto una sottopopolazione di vescicole extracellulari non microvescicolari, non esosomiche di origine mitocondriali a cui ha dato il nome di mitovescocole ed ha sviluppato un metodo per isolarle dal parenchima cerebrale. Ricordiamo che proprio per questa scoperta al neuroscienziato nell’aprile 2021 è stato attribuito il premio internazionale” ISEV2021 Young Investigator Award” e la sua “lecture” sulla scoperta venne selezionata dalla stessa commissione, per il convegno internazionale, tra le prime quattro su 583 proposte. Lo studio ebbe una grande eco internazionale in quanto ha aperto nuovi scenari per la terapia e la diagnosi nel campo delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer o del neurosviluppo come la Sindrome di Down. Con l’ultima pubblicazione di fine gennaio 2023 lo scienziato lucano ed il suo gruppo di lavoro ipotizzano che la generazione e la secrezione di mitovescicole sia influenzata da anomalie mitocondriali indotte dalla esposizione cronica alla cocaina. Le mitovescicole dello spazio extracellulare cerebrale dei topi somministrati alla cocaina sono state ingrandite e più numerose rispetto ai controlli, supportando un modello in cui la biogenesi delle mitovescicole è potenziata in presenza di alterazioni mitocondriali. Questa interrelazione è stata confermata in vitro. Inoltre, la cocaina ha influenzato la composizione proteica della mitovescicola, causando un’alterazione funzionale della capacità di produzione ATP mitovescicola. Questi dati suggeriscono che le mitovescicole sono attori precedentemente non identificati nella biologia della dipendenza da cocaina e che le terapie mirate per mettere a punto la funzionalità delle mitovescicole cerebrali possono essere utili per mitigare gli effetti dell’esposizione cronica alla cocaina.