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 gianluca modarelli

A quasi un anno dall’insediamento dell’amministrazione Bianco del bello e del diverso ancora neanche l’ombra: il decoro urbano vacilla; il verde cittadino compete con gli incolti boschi; le attività sono scoraggiate negli investimenti; i lavori pubblici che partiranno e relativi fondi (interventi stradali pari ad 1 milione di euro, la costruzione di un nuovo asilo del valore 2 milioni di euro, la riqualificazione dei giardini murati pari a 500 mila euro, quella del bocciodromo di 75 mila, solo per citarne alcuni) sono di paternità Mascia; Vengono compiute gaffe amministrative, per decisioni politiche affrettate e scarsamente attente ai dettati e alle convenienze normative, infine, per non continuare in una rassegna piuttosto lunga e triste, della loro ostentata bandiera di unione e coerenza i primi brandelli, non poche sono le voci dissidenti nelle loro fila.
Queste alcune delle amare considerazioni con cui, sinteticamente, il consigliere di minoranza Gianluca Modarelli, tira le somme del governo dei suoi avversari. Ci saremmo aspettati, afferma il consigliere, un’amministrazione ineccepibile, inattaccabile alla luce non sicuramente di una fiducia nei loro propositi, ma almeno per via delle ingenti somme che grazie al PNRR potrebbero gestire e per mezzo delle quali potersi svincolare dal bilancio della vecchia amministrazione. Invece, a quasi un anno dal loro governo, continuano a governare sotto l’egida di quel famoso bilancio Mascia, che, illo tempore, gli stessi attori che oggi sono a capo dell’amministrazione, tanto osteggiarono e tanto tentarono (inutilmente) di compromettere la mia figura. Un bilancio così malato da non meritare, oggi, nessuna modifica o integrazione?!!! Scrissi delle osservazioni qualche mese fa, continua Modarelli, che si confermano tutt’ora, ma mentre allora avevo la speranza di sbagliarmi perché forse i tempi non erano maturi per notare risultati, oggi anche l’ultima fiammella è spenta, cosciente che, con molta probabilità, ai miei colleghi avversari della nostra città, della sua bellezza, dei bisogni reali di tutti cittadini e non solo di qualche privilegiato amico non importa poi così tanto. Dal canto mio, conclude Modarelli, non smetterò di chiedere chiarimenti, di inoltrare proposte nella direzione della città e condannare strane condotte, ma non me ne vogliano i cittadini se le cose non cambiano, è impossibile farsi sentire da coloro che non sordi fingono di non sentire!