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 DALLA_BASILICATA_UN_ESEMPIO_DI_RIGENERAZIONE_URBANA_DI_COMUNITA-_AL_VIA_A_RIONERO_IN_VULTURE_PZ_I_LAVORI_PER_IL_RESTAURO_DELLOROLOGIO_DELLA_COSTA.jpg

Sono partiti da una settimana i lavori di restauro del monumento simbolo della cittadina Fortunatiana, l’Orologio della Costa. Situato nel rione omonimo, rione Costa, la Torre viene edificata su disposizione della Giunta Comunale nel 1888 assumendo la strategica funzione di consentire ai cittadini di osservare l’orario da qualsiasi parte della Città, in un tempo in cui la stragrande maggioranza della popolazione, composta principalmente da contadini, non aveva un orologio in tasca. La posizione strategica dell’orologio è altresì connotata dal Belvedere che il quartiere stesso garantisce; infatti dall’alto della torre è possibile ammirare la città Fortunatiana in tutta la sua bellezza e i sette colli del Monte Vulture. Belvedere che ha reso nel corso degli anni lo spazio di prossimità dell’orologio il luogo degli innamorati. Quello stesso Amore che i cittadini di Rionero in Vulture, le imprese e le associazioni della comunità hanno dimostrato promuovendo, attraverso la nascita del Comitato Orologio della Costa caldeggiato dall’Associazione “Le Monadi”, una vera e propria rigenerazione urbana dal basso. La raccolta fondi sviluppatasi per questa lodevole iniziativa civica, il tintinnio dei salvadanai ospitati da numerose attività commerciali, la sponsorizzazione delle imprese, attraverso la donazione di una parte dei lavori hanno consentito l’avvio del cantiere. Il Presidente del Comitato Giovanni Vodola ha dichiarato: “Il restauro dell’Orologio della Costa sarà un bell’esempio di rigenerazione urbana di comunità, voluto da tutta la cittadinanza che dopo i difficili anni di isolamento pandemico si ricompatta proprio sul suo simbolo storico. Il restauro dell’orologio segna oggi lo spostare delle lancette in un tempo diverso, un tempo di rilancio e protagonismo di una rinnovata coscienza civica e di comunità”. Antonio Rondinella, presidente dell’associazione “Le Monadi” capofila del progetto ha aggiunto: “dal Vulture nasce un modello di esemplarità per i tanti borghi della Basilicata e del Mezzogiorno che hanno la possibilità di invertire la rotta dello spopolamento, in virtu’ di una diversa consapevolezza del rapporto uomo-natura. Ai tanti rioneresi vicini e lontani che ci hanno dimostrato un affetto enorme in questa lunga maratona vogliamo rivolgere l’invito a fare lo scatto dell’ultimo miglio, donando un contributo economico libero e volontario affinché si possano completare in tempi brevi tutti i lavori, così come previsto dal progetto autorizzato dal Comune di Rionero in Vulture e dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Basilicata per il monumento e l’area di prossimità, e festeggiare tutti insieme il ritrovato senso di comunità con il ritorno al suo splendore del Simbolo storico della città”.