La promessa fatta da Stellantis si è rivelata un’illusione. Mentre l’azienda vanta numeri da record – con un fatturato di 189,5 miliardi di dollari nel 2023 (+6% rispetto all’anno precedente), un profitto di 18,6 miliardi (+11%) e dividendi agli azionisti saliti a 6,6 miliardi (+53%) – la realtà per i lavoratori, soprattutto nello stabilimento di San Nicola di Melfi, è drammatica. Dietro la facciata di "efficientamento", si celano licenziamenti mascherati da "uscite volontarie", con incentivi irrisori che non proteggono affatto chi sta perdendo il lavoro.
D’altra parte, il governo regionale ha firmato una autorizzazione in bianco per la costruzione di un impianto per la produzione di biogas, al fine, è stato detto, di non lasciare alibi a Stellantis. Pur comprendendo l’atteggiamento del governo, esprimiamo preoccupazione rispetto al rilascio di una autorizzazione senza garanzie e senza ulteriori specificazioni: l’impianto previsto è compatibile con l'ecosistema del territorio e con le produzioni industriali già presenti (pensiamo a Barilla)? Avremmo dovuto esigere maggiori garanzie. Si riducono i costi energetici per l'azienda, gli azionisti si arricchiscono, ma nulla viene fatto per garantire un futuro occupazionale stabile in Basilicata, dove le ripercussioni di questa crisi sono devastanti. La riduzione dei posti di lavoro a Melfi rischia di provocare un effetto domino su tutta l’economia lucana, mettendo in ginocchio attività commerciali, piccole imprese e l'intera comunità. Decenni di investimenti nel tessuto industriale della regione potrebbero essere cancellati nel giro di pochi anni.
È il momento di reagire! Non possiamo più tollerare che una multinazionale, già sostenuta con oltre un miliardo di euro di fondi pubblici, metta in ginocchio un’intera regione. Come abbiamo lottato in passato contro le scorie radioattive e nei referendum per difendere il nostro territorio e la nostra agricoltura, oggi dobbiamo unirci per salvaguardare il nostro futuro. Non è più tempo di promesse vuote o di compromessi. Dobbiamo farci sentire e pretendere che la politica risponda ai bisogni reali dei cittadini lucani, perché quando il disastro colpirà, nessuno sarà risparmiato.
Per questo, invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione a Roma il 18 ottobre, per riprendere in mano il settore dell’automotive e difendere i diritti dei lavoratori. È arrivato il momento di agire, insieme.
Gruppi Territoriali M5S Vulture 1 e Vulture 2