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Domenica sarà la Giornata europea sulla depressione.
L’ Eda egregiamente diretta in Calabria dal noto e stimato psichiatra Enza Maierà, quest'anno ha puntato i riflettori su un tema assai di moda negli ultimi anni, ovvero: 'I Giovani e l'umore inquieto". Se ne discuterà con medici specialisti ed esperti in un apposito Cenacolo culturale che avrà luogo domenica prossima a partire dalle ore 20 presso i Saloni del Laboratorio del Gusto, situato sulla vecchia statale 106, all'ingresso lato nord dell'abitato del lido villapianese. Ospiti dell'organizzatrice Maierà da anni impegnata con ricerca e studi sul cosiddetto "male oscuro" e sui suoi rimedi, saranno il medico biologo Luciano Corrado nelle vesti di conduttore, e i relatori Catia Fasanella Psicologa, Mirella Franco docente, Carla Gatto dottoressa in lingua e letteratura straniera, Nella Procopio psicologa clinica e il medico Gaetano Scutari direttore del Centro medico Sicurin. A moderare i lavori sarà il giornalista Rocco Gentile. La Giornata europea sulla depressione che nell'edizione 2024 vede come testimonial gli olimpionici Daniele Scarpa e Sandra Truccolo, anche quest'anno, grazie all'impegno e alla dedizione profusa dalla dottoressa Maierà, già dirigente del Centro di Salute Mentale dell'Asp di Cosenza, con sede nella confinante Trebisacce, farà tappa nell'Alto jonio cosentino. Sarà proprio lei, che peraltro è socia fondatrice dell'Eda Italia Onlus e Coordinatrice regionale, a fare gli onori di casa, oltreché relazionare sull'importante argomento. L' Edd o Eda, è presente sul territorio italiano da circa venti anni, ed è stata costituita con lo scopo di portare avanti un progetto nazionale ed europeo volto alla conoscenza accurata della depressione. L’obiettivo è che tutti diventino consapevoli dell’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e degli effetti risolutori di un trattamento ottimale del disturbo, che, a ragion veduta, oggi costituisce una piaga sociale..Da un lato, rileviamo che la malattia accanto ad una variabilità di sintomi, produce essenzialmente un abbassamento del tono dell’umore più o meno marcato e comunque tale da compromettere la vita personale sociale e lavorativa del paziente. La depressione è un disturbo che di solito accompagna o è accompagnato da altri "problemi" soprattutto di natura organica. Questa comorbilità è spesso accomunata da fattori con base comune come i processi infiammatori. La depressione è, inoltre, spesso responsabile di alterazioni comportamentali, soprattutto nei giovani, che in casi estremi portano al suicidio, dall’ altro, i dati epidemiologici sono sconcertanti se si pensa che in Italia, dalle indagini dell’ Istituto superiore di Sanità emerge che ben sei persone su cento riferiscono sintomi depressivi di persone colpite dalla depressione.
L’Eda promuove un’opera di divulgazione conoscitiva su una patologia che, secondo i dati dell’Oms, è in cima alla classifica di tutte patologie nel mondo. Una realtà altamente allarmante è il coinvolgimento dei giovani: il 49,4% tra i 18 e i 25 anni ha subìto le conseguenze della emergenza sanitaria da Covid, con manifestazioni di disturbi disadattivi culminati in problemi ansiosi e depressivi. Questi sono solo alcuni dei numeri emersi nel mese di Giugno 2022 dal Rapporto “Generazione Post-Pandemia: bisogni e aspettative dei giovani italiani nel post covid 19”. Ritornando al tema della discussione, nel corso del cenacolo sarà affrontata la tematica del disagio giovanile che a sua volta è diventata l’emergenza sanitaria e sociale post Covid, ma i cui segnali preesistevano alla pandemia. Un’emergenza che va affrontata con un coinvolgimento attivo e con assunzioni di responsabilità da parte di tutta la società. Come per tutte le "priorità" vanno programmate modalità multiple e diversificate di iniziative fatti di incontri, dialoghi, approfondimenti, confronti, per approdare a stilare programmi di intervento sanitari, laddove necessari, sociali e soprattutto educativi. La scuola e la famiglia devono essere i principali dispensatori di forme di comunicazione e di approccio in cui dare spazio all’ascolto e allo sguardo empatico dei ragazzi- ha chiarito la dottoressa Maierà presentando la convention- per leggere e comprendere il loro “non detto”. 
A dare man forte a queste principali agenzie educative vanno affiancate tutte le Istituzioni pubbliche e private sociali, sportive, artistiche, ludiche dove i giovani vivono la loro vita, esperiscono la loro socialità, sviluppano i loro interessi, coltivano le loro aspirazioni. L' accesso al simposio è consentito solo su prenotazione.