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È inaccettabile che, da oltre cinque mesi, i pazienti emodializzati e talassemici della Basilicata non abbiano ricevuto i contributi economici mensili a loro spettanti. Questi ritardi, oltre ad essere ingiustificabili, aggravano ulteriormente la condizione di persone già segnate da una malattia che rende la loro vita estremamente precaria. A questa sofferenza fisica si aggiunge ora l’umiliazione di non poter contare su una fonte di sostentamento essenziale per la loro sopravvivenza.
Garantire condizioni di vita dignitose ai soggetti più fragili e vulnerabili dovrebbe essere una priorità assoluta per chiunque si occupi di buona politica. Per questo motivo, accogliendo l’accorato appello dell’ANED, invito con forza gli organi regionali competenti ad attivarsi con la massima urgenza per erogare immediatamente i contributi dovuti a favore di questi pazienti. Allo stesso tempo, è indispensabile rifinanziare il fondo destinato a tali contributi per evitare ulteriori sofferenze.
Infine, per prevenire futuri ritardi nei pagamenti e offrire certezze a chi dipende da questi aiuti, è necessario intervenire sull’articolo 33 della Legge Regionale n. 42/2009, che regola la gestione dei trasporti per i pazienti nefropatici in trattamento dialitico. Sollecito l’adozione della proposta avanzata dal Comitato ANED di Basilicata, che offre soluzioni concrete per migliorare la situazione.