Prima annuncia l’assenza nel consiglio regionale convocato per la crisi idrica lucana, poi si presenta leggendo un discorso scritto da chissà chi in maniera raffazzonata.
L’immagine è quella di un Presidente di regione nervoso e in totale difficoltà che cerca di scaricare le proprie responsabilità sulle opposizioni, avventurandosi finanche a puntare il dito verso il M5S, reo di aver avuto un commissario EIPLI, a sua detta “grillino”, per il periodo 2021-2023.
Il risultato è che la dissertazione del Presidente Bardi nel Consiglio regionale riguardo alla situazione della diga della Camastra è la prova della sua superficialità e inadeguatezza.
Tirare in ballo il Prof Fortunato non ha alcun senso e non aiuta a fare chiarezza sulla vicenda.
In primis, il mandato del commissario, da lui ritenuto impropriamente in quota 5 stelle, è stato svolto dal 8 novembre 2021 al 27 novembre 2022 e non dal 2021 al 2023. Bastava consultare il sito dell’EIPLI per averne cognizione e non cadere in grossolani errori di comunicazione.
In secondo luogo, se il Presidente Bardi avesse verificato i dati statistici relativi alla Camastra per il suddetto periodo, avrebbe scoperto che si è sempre riusciti a conservare la portata dell’invaso nell’ordine dei 7-8 milioni di mc di acqua.
Questo semplicemente perchè si è ritenuto indispensabile mantenere quei livelli per poter rispondere alle esigenze civili alle quali è destinata l’acqua della diga della Camastra, nonostante le difficoltà dell’EIPLI a tutti note.
Nel 2024, nel momento in cui si è entrati nel pieno della nuova gestione di “Acque del Sud” c’è stato un abbattimento della portata dell’invaso a circa 2 milioni di mc d’acqua, dovuti alla necessità di far fronte a delle problematiche tecniche. Bardi questo lo sa? E se si, perchè non lo dice?
Qualcuno spieghi una volta per tutte al Presidente Bardi che la questione meteorologica c’entra fino a un certo punto e che il problema Camastra è poco riferibile alle piogge.
Il problema, semmai, è di tipo strutturale.
Secondo i tecnici interpellati, quella struttura sarebbe stata realizzata in maniera anch’essa superficiale tanto da essere assoggettata al deposito di sedimenti in maniera significativamente maggiore rispetto agli altri invasi del sistema idrico lucano.
Il problema dei sedimenti, poi, è un altro tema che riguarda tutte le dighe lucane e che non è stato mai affrontato dalla politica regionale e dai partiti che hanno governato negli ultimi decenni.
E su questo forse Bardi ha ragione. Avrebbe, tuttavia, dovuto precisare che il M5S, a differenza del centrodestra, non ha mai governato la regione Basilicata.
Ma se il presidente Bardi ha fame di conoscenza e non vede l’ora di far sapere ai cittadini lucani di chi sono le responsabilità di questo disastro, promuova la Commissione d’inchiesta sulla crisi idrica, senza tanti giri di parole.
Il MoVimento 5 Stelle non ha timore della verità.
On. Arnaldo Lomuti
Coordinatore Regionale M5S Basilicata
Camera dei Deputati