animazione.gif

Colonne.jpegPitagora, il celebre filosofo e matematico greco, è una figura avvolta da un alone di mistero, non solo per le sue intuizioni rivoluzionarie ma anche per le circostanze della sua morte. Le leggende che ruotano attorno alla sua fine sono molteplici: c’è chi sostiene che si sia suicidato, chi afferma che sia stato ucciso da sicari. La verità storica, come spesso accade, rimane sfuggente. Tuttavia, una delle versioni più affascinanti racconta che Pitagora sia morto vicino alle Tavole Palatine, un luogo che oggi conserva ancora i suoi resti archeologici, visibili e carichi di fascino.

Le Tavole Palatine, situate nella zona dell'antica città di Metaponto in Basilicata, sono celebri per la loro maestosità e il mistero che le circonda. La tradizione vuole che Pitagora vi sia giunto in quel fatale momento, forse sfuggendo da un’imboscata, ma la sua morte avvenne proprio in quel contesto. Alcuni raccontano che, dopo la sua morte, i suoi resti siano stati sepolti lì, tra quelle colonne che ancora oggi fanno da sentinella al passare del tempo.

Oggi, le Tavole Palatine sono uno dei siti archeologici più visitati del sud Italia, un luogo dove si possono respirare le emozioni di epoche antiche. L’atmosfera che permea la zona evoca una sensazione di mistero e sacralità, e ogni visita sembra invitare a scoprire non solo le radici storiche, ma anche le leggende che, di generazione in generazione, continuano a rendere immortale il nome di Pitagora.

Per chi vuole immergersi in un passato lontano e, forse, scoprire qualcosa di più sulla fine del grande filosofo, una visita alle Tavole Palatine è un'esperienza unica. Le colonne, maestose e imponenti, non sono solo testimoni del tempo, ma anche della leggenda che continua a vivere attraverso di esse.

La Redazione