Il consorzio di bonifica vorrebbe realizzare dei lavori lungo 1000 m del canale scolmatore n.1. Si tratta di lavori del costo di più di 8milioni di euro, finanziati dal PNRR. Se questi lavori venissero realizzati danneggerebbero il delicato ecosistema del Bosco Pantano di Policoro. Il bosco igrofilo purtroppo, ormai da decenni, è in forte sofferenza proprio per l’assenza di acqua. I lavori previsti dal consorzio di bonifica prevedono di implementare l’impermeabilizzazione del canale scolmatore n.1, con opere in cemento armato che non andrebbero a migliorare il già esiguo apporto d’acqua necessario al sostentamento del bosco. In questa maniera il bosco avrebbe meno acqua e il rischio è quello di perdere del tutto nei prossimi anni i bellissimi alberi del Bosco Pantano di Policoro. Non solo, è prevista anche una pulizia della vegetazione che, se realizzata durante il periodo di nidificazione, comprometterebbe il disturbo della fauna e il fallimento riproduttivo di tantissime specie di uccelli. I cantieri all’interno delle aree naturali come questo necessitano obbligatoriamente della valutazione di incidenza, che però non abbiamo trovato nella documentazione pubblica del progetto. Inoltre il cantiere principale è all’interno dell’area Rete Natura 2000, poiché il Bosco Pantano di Policoro è anche zona speciale di conservazione ai sensi della Direttiva Uccelli e della Direttiva Habitat. Nonostante ciò, non sono state menzionate le necessarie misure di conservazione, che prevedono: il divieto di artificializzazione di alvei e sponde, la manutenzione dei canali di bonifica rispettando i criteri di conservazione, la preservazione degli habitat acquatici e ripariali, il divieto di sfalcio durante il periodo riproduttivo di specie ornitiche. Ultimo e non meno importante: bisogna ricordare che i fondi del PNRR prevedono il principio di: “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali” come stabilito dal Regolamento UE 2021/241. Per questi motivi, ma anche perché il Bosco Pantano è un importante attrattore turistico e un’area di grande pregio naturalistico che dobbiamo tutelare per consegnare intatto alle nuove generazioni, riteniamo di dover criticare questo progetto perché è in contrasto con i principi della Rete Natura 2000.
Firmato
Gruppo Locale di Conservazione Lipu “Area delle Gravine”
Cova Contro