BAS
Il convegno del 30 giugno sarà l'occasione per fare il punto sulla vitalità del comparto in Basilicata, in quella sede si forniranno i dati aggiornati di areali e produzioni attuali, oltre che le prospettive di redditività per gli agricoltori
“Agricoltura, Ambiente, Turismo e Salute, sono i perni su continuare a costruire la filiera delle erbe officinali, in una terra come la nostra dalla biodiversità eccezionale. Con il testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali, siamo finalmente a una svolta nella regolamentazione del settore. La coltivazione di erbe officinali entra a pieno titolo nelle attività agricole per legge. E’ il momento di puntare l’attenzione su un settore dalle grandi potenzialità che in Basilicata è in crescita, che conta oggi su oltre 70 ettari coltivati con varietà di erbe officinali.”
Lo ha dichiarato l’Assessore Luca Braia intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della due giorni di BotanicuM 2018 dedicata al Convegno della Filiera Lucana Piante Officinali e Juvenologia – giovinezza vitalità salute.
“Il Convegno del 30 giugno sarà l'occasione per fare il punto sulla vitalità del comparto in Basilicata, in quella sede forniremo i dati aggiornati di areali e produzioni attuali, oltre che le prospettive di redditività per gli agricoltori in logica di filiera e con il supporto dei bandi di PSR e Gal.
La coltivazione, la raccolta e la prima trasformazione delle piante officinali, sono finalmente considerate attività agricole. Biodiversità, alimentazione, nutraceutica, cosmesi, farmaceutica dalle piante officinali e dai loro estratti diventano quindi opportunità per l’agricoltura da mettere in campo grazie a una filiera controllata e garantita, oramai riconosciuta come buona pratica del settore, che vede nella Basilicata e nell’incontaminato territorio del Parco Nazionale del Pollino i protagonisti principali e gli apripista, grazie a quanto EVRA sta già facendo.
Con l’adozione del piano di settore della filiera delle piante officinali, si individuano gli interventi prioritari volti a migliorare le condizioni di coltivazione, di raccolta e di prima trasformazione delle piante officinali, a incentivare lo sviluppo di una filiera integrata dal punto di vista ambientale, a creare condizioni di redditività per l’impresa agricola. Alla regione è demandato il compito di regolamentare la raccolta spontanea e di organizzare le attività formative specifiche.
La garanzia della tracciabilità degli estratti vegetali derivati dalla lavorazione di piante officinali, per le quali viene istituito anche il registro varietale, in ogni fase produttiva, dalla coltivazione in campo presso le aziende agricola che conferiscono fino alla trasformazione, secondo un disciplinare di filiera, redatto secondo i principi dell’agricoltura integrata e biologica e nel pieno rispetto ambientale con basso consumo di acqua e senza l’uso di pesticidi e diserbanti, caratterizzano il lavoro che si sta facendo in Basilicata, compresa la valorizzazione della biodiversità locale, con l’uso di piante tipiche del territorio, come la melanzana rossa di Rotonda DOP, da cui si estraggono estratti vegetali innovativi.
BotanicuM 2018, giunto alla sua nona edizione, diventa il momento di riflessione anche scientifica sullo stato dell’arte della filiera delle piante officinali in Basilicata, per fornire certezze al consumatore, con particolare attenzione alla salute e alla tutela dell’ambiente, ma anche a stili di vita che nutrono e coltivano la giovinezza e la longevità, in prospettiva di realizzare, proprio a Castelluccio Superiore, il Borgo della Salute, nel quale realizzare il quadrinomio Agricoltura, Ambiente, Turismo e Salute in uno straordinario habitat naturale, semplice e vero che ospiterà le due giornate di convegno.”