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BAS Questa mattina nelle suggestive chiese rupestri “Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci” è stata presentata alla stampa la XXXI edizione delle “Grandi Mostre nei Sassi”. La storica rassegna di scultura contemporanea, organizzata dal Circolo culturale “La Scaletta”, quest’anno ospita la personale di Girolamo Ciulla “Dimore del Mito”, che sarà inaugurata domani 29 giugno ore 18.30 e potrà essere visitata fino al 14 ottobre 2018 . 
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti Francesco Vizziello, presidente del Circolo La Scaletta, Patrizia Minardi, dirigente Ufficio sistemi culturali e turistici Regione Basilicata, Giovanni Oliva, segretario generale Fondazione Matera-Basilicata 2019, Beatrice Buscaroli, curatrice della mostra e del catalogo, Edoardo Delle Donne, storico dell'arte. Era presente l'artista. . 
Scultore unico nel panorama italiano, per le tematiche e la qualità tecnica della sua opera, Ciulla nasce a Caltanissetta nel 1952. Inizia ad esporre giovanissimo, partecipando a fiere d’arte italiane e internazionali e a collaborare con gallerie di rilievo, tra cui la Galleria Forni di Bologna, dalla quale provengono alcune delle opere presenti in mostra. Nel 1988 si trasferisce a Pietrasanta (Lucca), “alle sorgenti del marmo”, dove attualmente vive e lavora, diventando uno dei protagonisti della scultura contemporanea. 
Per l’esposizione materana, a cura di Beatrice Buscaroli, sono state selezionate quaranta opere in travertino e bronzo, realizzate tra il 1986 e il 2018. Un viaggio nel mito, tra divinità classiche e simboli della cultura mediterranea, che l’artista reinterpreta in modo autentico, mescolando suggestioni antiche al contemporaneo. 
Il percorso espositivo comprende molteplici raffigurazioni di Demetra, dea delle messi, dalla chioma fluente, le Aurighe, poetica invenzione di ragazze che conducono i carri da guerra e l’originale serie delle Bigonce (recipienti usati nel secolo scorso per il trasporto dell’uva), che Ciulla immagina da supporto a volti del mondo classico. È dedicata a Matera la pietra miliare recante l’indicazione della distanza tra la città natale dell’artista e la Capitale europea della cultura 2019, che rappresenta, invece, la cifra visionaria dello scultore, che non crede alle distanze ma piuttosto ai legami. 
Infine a rendere ancora più coinvolgente la visione delle sculture, un corpus di quattordici disegni preparatori, esposti durante il periodo della mostra nella sede del Circolo la Scaletta, in via Sette Dolori 10, che restituiscono, nella sua versione più genuina, il percorso creativo che sottende alla realizzazione di un’opera d’arte.