(ANSA) Decreto sperimentale valido tre anni a partire da settembre
Il vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, in provincia di Potenza, monsignor Gianfranco Todisco, ha deciso di abolire in via sperimentale le figure dei padrini e delle madrine di battesimo e di cresima che, "pur essendo brave persone, non hanno però piena consapevolezza del ruolo da svolgere come testimoni della fede perché scelti con criteri parentali, amicali o sociali". Padrini e madrine saranno sostituiti nel loro ruolo "dall'intera comunità ecclesiale di cui fanno parte i genitori, i quali con la stessa comunità si fanno carico di accompagnare il cammino di fede del battezzato o del cresimato".