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leggieriQuanto accaduto oggi in consiglio regionale è la più chiara dimostrazione di quello che abbiamo cercato di spiegare nellepiazze ai cittadini lucani parlando della scellerata riforma costituzionale che, fortunatamente, è stata bocciata. 
Un consiglio regionale durato poco più di 5 minuti, giusto il tempo di constatare la mancanza del numero legale e rinviare la seduta ad altra data. 
Questa è la classe politica lucana che avrebbe dovuto rappresentare il nostro territorio nel Senato delle Autonomie concepito dal PD?
E’ evidente che la classe politica attuale non è degna di rappresentare questo territorio e che non essendo in grado neppure di affrontare i problemi locali e di trovare una linea politica determinata da seguire in Regione, figuriamoci cosa avrebbe potuto combinare a Roma. 
Per fortuna il pericolo è scampato, grazie ai tanti cittadini che si sono recati alle urne e che hanno votato No. Ma il problema vero per noi lucani rimane. Questo problema si chiama Partito Democratico. Un partito incapace di governare la nostra Regione, diviso da lotte di potere e da assestamenti di poltrone, dilaniato da personalismi e sempre in lotta per l’occupazione dei posti di potere. 
Così, in questo scenario, a farne le spese sono naturalmente i cittadini che a causa della paralisi dell’attività in consiglio regionale vedono le loro istanze disattese. 
Mozioni, interrogazioni, proposte di legge tutto bloccato a causa di una maggioranza che non esiste e che si compatta solamente su specifici interessi personali e di parte da perseguire. 
I problemi dei lucani restano tutti sul tavolo e le risposte tardano ad arrivare. 
L’unica vera riforma che occorre a questo Paese e alla nostra Regione è la riforma della classe politica. Pittella e il Partito Democratico devono andare a casa e lasciare spazio al vero cambiamento. Continuare con questa agonia non è possibile perché a farne le spese sono i lucani.
 
Gianni Leggieri
Capogruppo M5S Basilicata