Son trascorsi due mesi ormai dal fatidico 4 dicembre 2016, giorno in cui gli italiani hanno sonoramente bocciata la pessima e pericolosa riforma costituzionale di Renzi, Boschi e Verdini. Nel frattempo, si tira a campare col governo Gentiloni (in realtà un “Renzi bis”): l’Italia resta ostaggio di cacicchi e correnti piddine impegnate a farsi la guerra per riposizionarsi in vista delle prossime elezioni politiche.
Anche la Basilicata è vittima di questa assurda situazione e lo confermano i frequenti tour dei vari capetti “democratpopolarsocialisti” lucani in costante e continua polemica tra loro.
Alcuni dei temi che tenevano banco nelle settimane precedenti il 4 dicembre scorso paiono esser diventati tabù: si evita meschinamente ogni confronto e discussione sulla riapertura del Centro Oli di Viggiano. Così come scomparsa dall’agenda politica è la nostra proposta di tagli ai costi e ai privilegi dei politici lucani.
Proprio su quest’ultima il M5S Basilicata intende riprendere una discussione che pare essere stata nuovamente insabbiata nella Prima Commissione Consiliare regionale il cui Presidente, l’ex Sindaco di Potenza, Santarsiero, sembra più preoccupato per gli attacchi anonimi subiti da Papa Francesco. Sembrano passati secoli dai giorni della veemente campagna elettorale del #BastaunSì. Con la foglia di fico di presunti tagli ai costi dei gruppi regionali, si tentava in maniera ingannevole e subdola, di dare ulteriori sforbiciate alla sovranità popolare ed a costituzionalizzare le criminali politiche di fattura ultraliberista della finanza speculativa internazionale.
Eppure Santarsiero sa bene che non c’è bisogno di riforme costituzionali che violentino la Costituzione per tagliare costi e privilegi della classe politica. Infatti, per quanto riguarda i consiglieri e assessori regionali, il Consiglio Regionale, se volesse, potrebbe procedere in questa direzione. Allora per quale motivo non si riprende la discussione affossata ad ottobre scorso e vi si aggiunge anche la parte relativa al taglio delle indennità spettanti ai consiglieri regionali? All’epoca il Capogruppo PD, Roberto Cifarelli, aveva chiesto di discutere esclusivamente sulla questione dei vitalizi agli ex consiglieri, in attesa dell’esito referendario. Ora, i tempi sono più che maturi per tornare ad affrontare il tema ed inviare un segnale ai cittadini lucani, riducendo i costi dei consiglieri regionali e tagliando i vitalizi agli ex consiglieri. Per completare il tutto ci vorrebbe un pizzico di volontà politica da parte della maggioranza pittelliana; volontà che appare affievolirsi proprio quando in ballo ci sono i propri portafogli generosamente imbottiti di soldi pubblici.
Da parte nostra c’è tutta la disponibilità a discuterne, arricchiti anche delle esperienze concrete e positive che abbiamo intrapreso durante il nostro percorso. Tanto per dirne una: “Facciamo Scuola”, l’iniziativa lanciata un anno fa grazie al taglio delle nostre indennità, prosegue a gonfie vele e 6 istituti hanno già attuato i progetti e inviato i documenti per la rendicontazione. A tre anni dall’inizio della X consiliatura abbiamo restituito alla collettività circa 270 mila euro, di cui 200 mila sono nelle effettive disponibilità delle scuole che hanno aderito al progetto. Nonostante questo piacevolissimo taglio abbiamo affrontato serenamente la nostra attività in consiglio senza far mancare il nostro contributo. Stessa esperienza è stata replicata dai nostri colleghi parlamentari col microcredito e dai consiglieri delle altre regioni con differenti iniziative.
Anche Papa Francesco sarebbe probabilmente contento delle iniziative realizzate dai portavoce del M5S che in tutt’Italia stanno dando esempio di sobrietà e probità. E Lei Consigliere Santarsiero? Non se la sente di emulare questo esempio? #VitoVaiAvanti… ma , stavolta, con i tagli ai costi e ai privilegi dei politici!
Gianni Perrino