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Il Sindaco non faccia il furbo e sia trasparente fino in fondo. Sulla questione del regolamento della comunicazione istituzionale, così come su tutte le tematiche di questi mesi, ancora una volta l’Amministrazione Mascia dimostra tutta la sua arroganza politica.

Il sindaco si riempie la bocca di termini come coerenza e responsabilità. Proprio lui che con grande sufficienza e mancanza di garbo istituzionale ha abbandonato i lavori consiliari, senza nemmeno darne comunicazione all’assise, sottraendosi così dall’affrontare argomenti di grandissima rilevanza per la comunità.

Invece, proprio con questo regolamento siamo davanti ad un vero e proprio pasticcio in termini di trasparenza, funzionalità e diritto di informazione dei cittadini.

Il nuovo regolamento sulla comunicazione istituzionale prevede anche l’istituzione dell’URP e dell’Ufficio stampa, certo, ma sicuramente non rappresentano un’urgenza per la struttura comunale visto anche le drammatiche carenze in tutti gli uffici, dai Vigili Urbani al settore tecnico, almeno che non sia funzionale per il “piazzamento” di alcuni uffici.

Ma la vera furbata da parte dell’Amministrazione riguarda però la disciplina delle riprese dei Consigli Comunali che tanto per cominciare si trova in un regolamento sbagliato visto che tale regolamentazione è trattata e giustamente inserita nel “regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale”. Ma per compiere tale forzatura sono stati costretti a riportare dal regolamento di funzionamento del Consiglio, alcune norme superate ed anacronistiche come ad esempio la possibilità per un Consigliere di poter chiedere di non essere ripreso durante il Consiglio, opzione superata dai tempi moderni e da anche numerose sentenze di tribunali vari.

Nonostante il palese anacronismo del regolamento preso in riferimento, l’Amministrazione forza ancora di più la mano inserendo diversi limiti ed ostacoli alla divulgazione delle immagini del Consiglio da parte dei soggetti richiedenti.

Infatti, oltre al fatto di dichiarare motivazioni, interessi specifici, canali di divulgazione, ecc. a chi chiede di poter riprendere il Consiglio, esercitando un controllo molto lontano dal concetto di libertà e trasparenza come vogliono far credere, proprio perché l’interesse di un Consiglio Comunale è generale e totale per la propria comunità!, la furbata più evidente risiede nel comma 13 dell’Art.13 del Regolamento approvato dalla sola maggioranza che cita:

“La divulgazione parziale delle immagini è consentita solo dopo che il video totale sia stato pubblicato dal beneficiario per almeno 2 giorni. I video ottenuti attraverso tagli e salti cronologici devono sempre recare il link del video integrale e devono rispettare la sequenza logica e il senso generale espressi dal locutore nel Consiglio, ecc..”

E’ una limitazione evidente, anacronistica e da bavaglio quella riportata in questo comma soprattutto ai danni dei Consiglieri che vogliano comunicare un proprio intervento in Consiglio Comunale. Di fatto questo è un bavaglio, anche molto grave nell’epoca della comunicazione istantanea. Dire il contrario è una bugia.

In questo caso, come già in altri in precedenza, anche il funzionamento delle commissioni porta con sé poca trasparenza e poca verità. Bisognerebbe ricordare (o far sapere!) al Sindaco che proprio in riferimento al regolamento in oggetto, la prima seduta della commissione si è conclusa rinviando al segretario per un parere di legittimità e la seconda seduta è stata fatta senza i consiglieri di minoranza perché non si è voluto spostare l’orario anche perché concomitante con la seduta di un’altra commissione. Rimane il fatto che non è la commissione ad approvare il regolamento, ma è in Consiglio che si discute politicamente dell’oggetto.
Per questo è intollerabile continuare ad usare le commissioni come alibi, ma sarebbe opportuno, al posto di nascondersi sempre dietro un dito, che la diretta streaming venga fatta anche per le sedute delle commissioni e delle conferenze dei capigruppo.

Alla luce di questo vero e proprio pasticcio fatto con l’approvazione del regolamento sulla comunicazione istituzionale, noi consiglieri di minoranza chiediamo la convocazione di un Consiglio Comunale Aperto per discutere in maniera chiara e trasparente insieme alla cittadinanza su come poter aggiustare questa limitazione di fatto alla comunicazione politica di Policoro mettendo eventualmente ai voti una mozione all’odg.

I Consiglieri di minoranza