BAS Dal pomeriggio del 21 all’agosto all’alba del 25 agosto ad Aliano, nella montagna materana, c’è l’ottava edizione di La luna e i calanchi, la festa della paesologia ideata e guidata da Franco Arminio.
Questa edizione – si legge in un comunicato stampa del Comune di Aliano – rinforza ulteriormente i caratteri molto singolari di questa festa, a cominciare dal luogo. Aliano è un paese del Sud italiano, ma il suo paesaggio ha un sapore di terre lontane. Sono luoghi in cui si sente un’intensità che fa pensare al sacro.
La forza della festa viene proprio dal suo fiorire nel paesaggio, non è una cosa costruita altrove e poggiata nel paese.
Quest’anno, a parte le esibizioni canore e poetiche e i ragionamenti sull’Italia interna, ci sarà moltissimo spazio a performance, singole e di gruppo, che partono dalle specificità del luogo. Tra gli altri ci sarà anche un laboratorio sui canti tenuto da Ambrogio Sparagna.
Chi viene ad Aliano, prima che un artista è un azionista della letizia. Si partecipa a un’esperienza in cui il tutto è superiore alla somma delle parti. Anzi, ad Aliano i singoli eventi sono come denti nella mascella di un cavallo. La festa in realtà è un unico grande evento che dura 90 ore e a cui partecipano le persone del posto, le persone invitate, quest’anno sono oltre trecento, e le persone che vengono a loro spese a vedere e a sentire la festa: anche quest’anno attendiamo oltre 15.000 visitatori.
In una festa del genere – prosegue la nota – i nomi non sono la cosa più importante, ma se proprio bisogna segnalare qualcosa non si può non evidenziare il concerto all’alba di Antonella Ruggiero, il dialogo musicale e poetico tra Franco Arminio e Brunori Sas, il concerto dell’Officina Zoè, le riflessioni sulla letteratura di Donatella Di Pietrantonio e di Filippo La Porta.
Come negli altri anni, daremo molto spazio ad azioni non previste nel programma, convinti che tra le persone “sconosciute” spesso ci sono grandi talenti che aspettano di essere intravisti.
L’attenzione alle arti non di fa certo trascurare la politica, consapevoli che la festa si svolgerà in un momento molto delicato per il futuro della nostra Italia. Ci saranno vari momenti di riflessione sul Sud e sulle terre marginali, che non sono solo al Sud: tra gli altri sarà presente il Presidente della Regione Basilicata.
L’idea è di arrivare alla definizione di un Manifesto di Aliano per un nuovo umanesimo delle montagne. La festa della paesologia vuole produrre visioni oltre che letizia. Ed è su questo intreccio di passioni intime e passioni civili – conclude – che possiamo costruire un futuro per il Sud e per i paesi dell’Italia interna.