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Al via lunedì 7 ottobre l’esperienza della Scuola di Cristianesimo della diocesi di Tursi-Lagonegro, giunta al suo terzo anno di vita. “Una serie di lezioni volte innanzitutto alla formazione degli operatori pastorali – afferma il vescovo Vincenzo Orofino che l’ha proposta alla diocesi nel 2017 con la Lettera pastorale triennale Al fine di edificare il Corpo di Cristo – perché maturino una maggiore consapevolezza ed esperienza ecclesiale. La corresponsabilità passa attraverso percorsi di conoscenza e di approfondimento della fede. Non si può prescindere dalla proposta culturale se desideriamo che i fedeli giungano alla conformazione a Cristo e vivere le circostanze della vita secondo il suo pensiero (cfr. 1Cor 2,16): è questo il vero obiettivo della sfida educativa della Chiesa. Nell’anno in cui la Diocesi di Tursi-Lagonegro si propone di chiudere il decennio, dedicato dalla CEI alla questione dell’educazione, vogliamo in maniera ambiziosa ritornare alle basi del nostro credo e della vita nuova in Cristo per dire l’attualità della vita cristiana. Solo così possiamo puntare a offrire il servizio della formazione alle persone, cuore della pastorale, puntando al bene integrale delle stesse.

Il percorso (32 lezioni in tutto) è strutturato in due cicli di 4 lezioni che si terranno contemporaneamente nelle zone pastorali: a Tursi per la Zona Jonica; a Lagonegro per la Zona Mercure-Tirrenica; a Senise per la Sinnica e per la Val d’Agri quattro lezioni a Moliterno e quattro a San Brancato di Sant’Arcangelo.
Le lezioni si svolgeranno sempre di lunedì dalle ore 17.30 alle 19.00, secondo il calendario che segue: 7 e 28 ottobre, 25 novembre e 9 dicembre 2019; 13 gennaio, 10 febbraio, 2 e 30 marzo 2020. Interverranno: il vescovo Mons. Vincenzo Orofino, i docenti di Teologia don Enzo Appella, don Gianluca Bellusci e don Giovanni Messuti e la prof.ssa Anna Maria Bianchi, presidente della Consulta delle Aggregazioni laicali della Diocesi.
Nel corso dell’anno pastorale si terranno anche tre convegni sulla sfida educativa (11 novembre 2019; 20 gennaio e 16 marzo 2020) e due focus (occasioni per riflettere sul compito educativo della Chiesa) a cui prenderanno parte i cardinali Gualtiero Bassetti e Gianfranco Ravasi, rispettivamente presidente della Conferenza Episcopale Italiana e presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.

Nella lettera pastorale Orofino così scriveva: «La cultura conduce a unità tutto il lavoro pastorale della Chiesa in quanto tende a forgiare la “struttura” stessa della persona, alla quale permette di accogliere e vivere la fede ragionevolmente, criticamente, consapevolmente e responsabilmente. Quando la fede è interamente pensata allora diventa una proposta di vita e una sfida alla libertà responsabile. È a livello culturale che si pone il problema educativo e si ricompone la frattura tra la fede e la vita... La pastorale della cultura è di massima urgenza, poiché deriva dalla missione stessa della Chiesa nel mondo odierno ed è decisiva per la nuova evangelizzazione. Gli ambiti della testimonianza e della cultura sono quelli che maggiormente permettono alla comunità cristiana di essere visibilmente presente sul territorio e di interagire efficacemente con gli altri soggetti sociali operanti nei nostri paesi» (Al fine di edificare il Corpo di Cristo, 47-48).
La sfida educativa rimane ambiziosa ma irrinunciabile per la Chiesa tutta che a ottobre vive il mese missionario straordinario e desidera ripartire dalla riscoperta della sua identità per essere fedele alla sua missione.

Giovanni Lo Pinto