Una vasta operazione condotta dalla polizia di Potenza, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo lucano, ha consentito di smantellare, dopo due anni di indagini, un’associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e sfruttamento di lavoro di cittadini extracomunitari di origine magrebina e dell’Africa subsahariana, nella provincia di Potenza. I migranti, che erano impegnati nella raccolta di frutta e pomodoro, avevano tutti regolari permessi di soggiorno e contratti ed erano costretti a lavorare per 12 ore al giorno, guadagnando pochi euro e vivendo in condizioni disumane nelle baraccopoli. Era di circa quattro euro per ogni cassone raccolto (del peso di circa tre quintali di peso) il compenso previsto, con una media complessiva per ciascun migrante di circa 25 casse al giorno. In questa cifra veniva ricompreso, anche, il compenso del 10% per i presunti caporali. I lavoratori dovevano, anche, anticipare di tasca propria “50 centesimi” per poter andare in bagno, ricaricare la batteria del cellulare, o per lavarsi. L’associazione operava nei comuni di Venosa, Montemilone, Maschito, Palazzo San Gervasio e Banzi. Diciannove gli indagati e sei le misure cautelari emesse. Sono finiti agli arresti domiciliari un italiano, a capo dell’organizzazione e cinque stranieri, presunti caporali. Ai migranti veniva, anche, vietato di accedere alla struttura di accoglienza realizzata dalla Regione in quell’area, per evitare di mettere a rischio i componenti dell’organizzazione. Reclutati all’occorrenza, questi lavoratori stranieri venivano ammassati in una casa “gialla” di proprietà del capo dell’organizzazione. I dettagli dell’operazione sono stati resi noti nel corso della conferenza stampa tenuta dal Procuratore Francesco Curcio, dal pm Ersilio Capone e dal dirigente della squadra mobile Donato Marano. Il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha ringraziato la Procura e le forze dell’ordine per il lavoro svolto teso a sconfiggere l’odioso fenomeno del caporalato, che da parlamentare ha combattuto e che adesso, da ministro, intende affrontare e sconfiggere. Il Ministro ha, anche, dichiarato che è stato convocato al Ministero del Lavoro, per il prossimo 16 ottobre, il tavolo sul caporalato, al quale parteciperanno i Ministri dell’Agricoltura e degli Interni, Teresa Bellanova e Luciana Mamorgese. In tale occasione saranno illustrati gli interventi previsti nel Piano Triennale e le relative progettualità finanziate dal ministero, per contrastare il caporalato e prevenire il fenomeno.
Antonella Domenica Gatto