On. Rospi (M5S): “È inaccettabile che in una terra come la Basilicata, con un paesaggio e dei borghi di rarissima bellezza, si continui a deturpare il territorio accogliendo altri impianti eolici”.
Il settore eolico è in forte espansione in terra lucana, infatti, la Basilicata è tra le Regioni del Sud con il maggior numero di parchi eolici installati nel proprio territorio.
Attualmente si stimano circa 1409 installazioni per complessivi 1242 Mega Watt, ma i dati sono in netto aumento, in quanto, negli ultimi due anni, sono stati presentati progetti di parchi eolici da diciotto società per un totale di 178 nuove torri eoliche e un incremento di 541,1 Mega Watt.
“Sembrerebbe che dalla Regione siano state rilasciate nuove autorizzazioni per la realizzazione di altri impianti, per un totale di 332 Mega Watt di potenza e con circa 74 aerogeneratori nel solo anno 2019. È inaccettabile che in una terra come la Basilicata, con un paesaggio e dei borghi di rarissima bellezza, si continui a deturpare il territorio accogliendo altri impianti eolici”. Lo dichiara il Deputato Gianluca Rospi del MoVimento 5 Stelle.”
“Il settore dell’eolico è oggetto da anni di infiltrazioni mafiose, tanto è vero che nei giorni scorsi la Dia di Caltanisetta ha posto sotto sequestro due impianti eolici nella Provincia di Potenza perché di proprietà dell’imprenditore Santo Valenti, ritenuto dagli inquirenti contiguo al clan mafioso del boss Rinzivillo, facente capo a Cosa Nostra gelese.
L’operazione della Dia di Caltanissetta riaccende i riflettori sulla gestione dell’eolico in Basilicata, settore ad alto rischio di infiltrazioni criminali provenienti da altre regioni limitrofe. Allarme contenuto anche all’interno del rapporto sulle Ecomafie 2019 di Legambiente.” Continua il Deputato Rospi.
“Purtroppo in moltissime aree della Basilicata, così come del Sud Italia, si sta assistendo a una proliferazione incontrollata di impianti eolici che deturpano il territorio, rendendo la vita impossibile alle popolazioni locali, e rispondendo solo alla logica dell’interesse economico, agevolando anche infiltrazioni della criminalità organizzata.
A tal proposito, per fare chiarezza sulla situazione, ho depositato un’interrogazione ai Ministri degli Interni e dell’Ambiente per denunciare l’accaduto, sollecitando gli stessi ad intervenire quanto prima al fine di assumere iniziative utili per contrastare le infiltrazioni criminali nel campo dell’eolico lucano e per ridurre l’impatto ambientale degli impianti eolici onshore.
Spero anche la Regione si attivi in tal senso per intraprendere azioni utili per il contrasto della criminalità e la tutela del nostro patrimonio ambientale”. Conclude l’Onorevole Rospi.