Il forte impegno della maggioranza di governo a non arretrare nelle proprie rivendicazioni rispetto alle divergenti posizioni di Eni è emerso nel corso di un incontro con i giornalisti che si è tenuto nella sede della Regione
AGRMaggioranza compatta e governo regionale che non arretrerà di un millimetro rispetto alla trattativa con Eni, nell’ambito dell’accordo per il rinnovo delle concessioni e per rinegoziare le relative compensazioni ambientali. Tutto questo, mentre il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, è a Roma per una serie di impegni istituzionali, fra cui l’intervento nei confronti del governo nazionale e dei parlamentari lucani affinché si sblocchi la vicenda relativa al petrolio lucano.
È quanto emerso oggi, a Potenza, nel corso della conferenza stampa della giunta regionale e dai consiglieri di maggioranza, convocata per fare il punto sulle trattative in corso tra Regione ed Eni. Presenti all’incontro, il vicepresidente della giunta regionale, Francesco Fanelli, gli assessori regionali ad Ambiente, Gianni Rosa, alle Attività produttive, Francesco Cupparo e alla Sanità, Rocco Leone. Al tavolo, anche il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, i consiglieri regionali Gianuario Aliandro, Dina Sileo, Tommaso Sileo, Pasquale Cariello (Lega), Francesco Piro, Gerardo Bellettieri, Vincenzo Acito (Forza Italia Berlusconi per Bardi), Vincenzo Baldassarre (Idea), Giovanni Vizziello (Fdi).
All’inizio della conferenza stampa l’assessore Rosa ha illustrato e consegnato ai giornalisti presenti, un dettagliato report sulla storia degli accordi tra Regione ed Eni dal 1998 al 2018.
“Abbiamo convocato questo incontro - ha detto il vicepresidente della giunta regionale, Francesco Fanelli - per fare chiarezza sula questione Eni, in seguito alla scadenza della concessione. La Regione ha cambiato approccio per quel che concerne i rapporti con le compagnie. La salvaguardia dell’ambiente e della salute non sono negoziabili. Otterremo il massimo vantaggio in termini di compensazioni, sviluppo e attività No Oil, così come già abbiamo fatto con Total. Eni interpreta, in maniera a nostro avviso errata, una normativa nazionale che consente le estrazioni, senza garantire le compensazioni ambientali, anche in attesa del rinnovo delle concessioni”. Dopo che Fanelli ha espresso rammarico “per alcune posizioni strumentali da parte dei consiglieri di opposizione”, ricordando che “le battaglie sul tema del petrolio non devono essere ideologiche ma devono essere caratterizzate da unità d’intenti”, ha preso la parola l’assessore Gianni Rosa. “Il tema del petrolio è prioritario nelle scelte del governo Bardi. Una cosa - ha precisato - sono le royalties che toccano alla Basilicata per una legge nazionale, un’altra sono le compensazioni ambientali, ovvero i ristori rispetto all’utilizzo del territorio e al pregiudizio a livello ambientale provocato dalle attività estrattive.
Quella con Eni - ha detto ancora l’assessore - è una vicenda che parte dal lontano 1998: abbiamo ricostruito, con questo report, la storia delle compensazioni ambientali fino al 2018, mettendo in evidenza i diversi cambi di destinazione di quelle risorse ed il fatto che molto spesso siano state utilizzate per altre finalità”. La Regione, secondo Rosa, non rinuncerà alle compensazioni ambientali “che sono fondamentali per creare uno sviluppo alternativo al petrolio”. “I rappresentanti di Eni - ha spiegato - ci hanno detto di essere disponibili a parlare di compensazioni, ma non fino a quando il Ministero non firmerà il rinnovo della concessione. Riteniamo che sia una posizione di chiusura inaccettabile, non rispettosa delle prerogative del popolo lucano”. Rosa ha quindi ricordato l’accordo del 2018 del precedente governo regionale, in cui “la Basilicata è stata svenduta, nel momento in cui si sono collegate parte delle compensazioni, di cui la Regione aveva diritto, alla realizzazione di due impianti per lo smaltimento delle acque”. L’assessore alle Attività produttive, Francesco Cupparo, si è soffermato sulle critiche mosse all’operato della giunta in materia di petrolio e sui presunti ritardi nell’avviare le trattative “La minoranza dovrebbe spiegare - ha detto l’esponente della giunta - perché ad esempio il precedente governo non ha incassato i 40 milioni di royalties del 2015. Quali sono i nostri ritardi? Non facciamo niente sottobanco, preferiamo prima fare le cose e poi chiamare i giornali”. L’assessore alla Sanità, Rocco Leone ha parlato di “momento di estrema chiarezza, che segna un passo politico importante che testimonia un cambiamento nel metodo. L’intera maggioranza condivide ogni azione e motivazione dell’assessore Rosa. Petrolio sì, ma con cautela, salvaguardando i diritti dei cittadini”. A seguire, gli interventi dei consiglieri capigruppo Tommaso Coviello (Lega Basilicata), Vincenzo Baldassarre (Idea), Vincenzo Acito (Forza Italia Berlusconi per Bardi), Giovanni Vizziello (Fdi), che hanno evidenziato “il cambio di passo della Regione Basilicata, che non rinuncerà alla propria battaglia per ottenere adeguate compensazioni ambientali da parte di Eni” e che “non svenderà la dignità dei lucani”.