REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DEL CONSIGLIERE BENEDETTO GALLITELLI
Con riferimento al servizio di gestione dei rifiuti urbani della Citta di Policoro, in qualità di DEC, ho aderito all’invito del presidente del Consiglio a presenziare al Consiglio Comunale dello scorso 18.12.2019 allo scopo di rispondere ad eventuali domande dei consiglieri comunali. Ritenevo di dover discutere delle modalità di esecuzione del servizio, delle sue criticità, e ritenevo che l’audience fosse predisposta alla valutazione serena e “politicamente corretta” di quanto esposto.
Di contro, ho letto in questi giorni su diversi organi di stampa le gravissime affermazioni del consigliere Benedetto Gallitelli secondo il quale il Comune di Policoro sarebbe ricattato dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese affidatario del servizio. Ed addirittura, viene ipotizzata la sussistenza di un “accettazione servile” e di un “sistema di gestione rifiuti Policoro”.
Tali affermazioni, gratuite e diffamatorie, sono irrispettose dell’altrui professionalità e lavoro, ma soprattutto distorcono completamente quanto dal sottoscritto asserito e che è stato, peraltro, registrato.
Riporto in corsivo alcuni passaggi del mio intervento: “da parte del Raggruppamento Temporaneo di Imprese è stato eccepita l’eccessiva durezza dell’ufficio DEC con riferimento alla richiesta di rispettare tutti gli aspetti inseriti nel capitolato che era stato predisposto per un impresa che doveva operare in un settennio e non per soli sei mesi”.
“Spesso come si fa nell’ambito dei rapporti tra controllori e controllati si cerca di essere indulgenti in alcune situazioni ed intransigenti in altre, cerco di fare il mio mestiere al meglio e di questo dovrò renderne conto all’amministrazione e visto che sono un cittadino policorese anche alla cittadinanza”.
“Non si tratta di abbuonare si tratta di applicare il capitolato con intelligenza, …. bisogna essere intelligenti nella applicazione delle norme che regolano la gestione dei rifiuti tenendo conto che del fatto che se devi essere fiscale arrivi come è successo per esempio nel primo semestre, in cui le sanzioni erano una percentuale altissima rispetto al costo globale del servizio, arrivi alla minaccia da parte dell’impresa di non proseguire più il servizio con tutte le conseguenze che lei può immaginare.”
Dunque l’Impresa non ha fatto alcuna minaccia sotterranea, né alcun ricatto, ma ha inviato esplicite diffide, fino a paventare la risoluzione del contratto perché le decurtazioni dei compensi, ritenute vessatorie e unilaterali, dovuti al mancato rispetto delle caratteristiche dei mezzi impiegati con riferimento all’anno di immatricolazione ed alle caratteristiche antinquinamento, stavano a suo giudizio compromettendo il buon andamento del cantiere e le sorti economiche aziendali.
Rimando agli atti ufficiali, la cui attenta lettura e valutazione avrebbe certamente evitato questa uscita degna della politica più bassa.
Come ho affermato nel Consiglio Comunale, “In sede di proroga è stato deciso di stralciare alcuni obblighi che sarebbero stati oggetto certamente di contenzioso e nell’ambito della contrattazione tra amministrazione ed impresa sono state fatte delle valutazioni in ordine a maggiori attività che sarebbero state espletate nel servizio estivo, così come è stato rimodulato il servizio di spazzamento ...”. Non entro nel merito degli atti che l’amministrazione ha inteso assumere, ma mi limito ad applicare il quadro di regole vigente. E prova ne è che le famose pesanti sanzioni sui mezzi sono state irrogate fino a quando un documento ufficiale stilato tra amministrazione ed R.T.I. (verbale del 24.04.2019) non ha modificato l’applicabilità delle stesse.
L’amministrazione comunale, a fronte di una problematica “seria” di potenziale incompatibilità tra documenti di gara ed esercizio temporaneo dell’affidamento del servizio, con la proroga dell’affidamento del servizio ha dunque inteso rimodulare alcuni di questi aspetti, senza che ciò costituisse una modifica sostanziale del contratto.
Ing. Marco Vitale
Direttore per l’Esecuzione del Contratto