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In Basilicata sono già 20.000 le aziende che beneficiano dell’assegnazione di carburante, e specifiche attività, come quelle zootecniche e della trasformazione che lavorano 365 giorni all’anno, compreso il riscaldamento, necessitano di carburante per poter lavorare. A tal fine la Cia ha chiesto di procedere con metodi semplificati e certi per rendere le procedure più veloci e le assegnazioni conformi. E’ necessaria, pertanto, una gestione informatizzata che si basi sulla realizzazione del Fascicolo del produttore, quale strumento per piani colturali, e l’attivazione definitiva del SIARB (sistema informatico agricolo regionale). In questo modo sarà possibile dare certezza alle Aziende agricole, ed in un quadro di trasparenza sarà garantito pieno rispetto delle normative a sostegno di un settore agricolo, particolarmente competitivo, sostenibile e trasparente. La Cia ha, inoltre, evidenziato come la Basilicata sia produttrice di idrocarburi che hanno costi più alti del resto del Paese, e nella ripartizione delle royalties per il petrolio estratto in Val d’Agri sono esclusi benefici diretti o indiretti per il mondo agricolo. Questa identica situazione caratterizzerà, a breve, le estrazioni di Tempa Rossa. La Confederazione Italiana Agricoltori, dopo aver sollevato queste criticità, ha espresso, tuttavia, soddisfazione per le dichiarazioni rilasciate dalla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, che non intende in alcun modo ridimensionare le agevolazioni fiscali e gli incentivi per il gasolio agricolo. Se con queste misure sarà possibile evitare una stangata sul reddito agricolo, tuttavia, la CIA ha auspicato un nuovo impulso alla ricerca scientifica, alla biotecnologie e all’innovazione per aprire nuove strade che consentano la difesa dell’ambiente.

Antonella Domenica Gatto