Come Italia Viva terremo in consiglio e sul territorio altissima l’attenzione a difesa del comparto e, presto, fisseremo un altro incontro con il Ministro per fare il punto con una seconda visita in Basilicata oppure in un tavolo di lavoro presso il Ministero delle Politiche
“È stata una giornata straordinaria e, per certi versi storica, che il Ministro Teresa Bellanova ha voluto dedicare tutta al comparto agricolo lucano, per poi concludere con l’evento di presentazione, nella provincia di Matera, del nuovo partito “Italia Viva” dove abbiamo registrato una grande partecipazione di pubblico e una incredibile qualità e quantità di contenuti politici.”
Lo dichiara il capogruppo in Consiglio Regionale di Italia Viva, Luca Braia.
“Un secondo incontro da fare in tempi brevi, questo l’impegno che, su mia sollecitazione, ha assunto al tavolo delle associazioni di categoria il Ministro Bellanova - prosegue il consigliere Braia - per dare seguito alle tante istanze e ai tanti temi sottoposti alla sua attenzione nei cinque incontri programmati durante la visita in Basilicata, tutti estremamente fruttuosi e molto partecipati. Dalla crescita dell’agroalimentare e della ruralità collegata al turismo e all’ambiente dipende, infatti, un pezzo fondamentale dello sviluppo e del benessere della Basilicata, determinante inoltre per il rilancio del mezzogiorno tutto.
La qualità e l’affrontare in modo diretto e pragmatico le questioni critiche è sicuramente un modo di fare politica estremamente moderno e vicino alla gente che, spero, possa da oggi in poi diventare modello per le nuove generazioni e le future classi dirigenti da formare in Basilicata, a cui Italia Viva si apre.
Le politiche che la Bellanova sta mettendo in campo sono in sintonia con quelle da noi perseguite negli ultimi anni in Basilicata in cui abbiamo guidato il comparto regionale, registrando risultati importanti in crescita su occupazione, valore aggiunto, export, fatturato, competitività.
Giovani, filiere, sostenibilità, tracciabilità, ricerca e innovazione, aggregazione, identità territoriale legata ai prodotti, vengono oggi affrontati con politiche nazionali per approccio simile. Così come la battaglia da noi portata avanti rispetto alle riforma della gestione del rischio sulle calamità e alla modifica della legge sulla fauna selvatica, che sono le emergenze su cui anche le associazioni di categoria hanno riportato l’attenzione e che, ci auguriamo, abbiano finalmente trovato interlocutori nazionali credibili e determinati, per giungere a un punto di soluzione e di svolta.
Tanti i temi sottoposti insieme con gli operatori e con le associazioni intervenute, alla attenzione del Ministro: la logistica (Piattaforma ortofrutta a Ferrandina e la Zes), la gestione virtuosa della risorsa idrica con investimenti su invasi e rete, la disponibilità della manodopera agricola anche straniera, i cui flussi sono da rendere regolari e controllati per contrastare in maniera intelligente e legale la piaga del caporalato, sostenendo il trasporto e cofinanziandone la dignitosa e civile accoglienza, la questione dei dossier fitosanitari da accelerare per aprirsi ai determinanti mercati internazionali, la promozione e la difesa del made in Italy rendendo obbligatoria la tracciabilità della provenienza dei prodotti e delle materie prime, il sostegno ai giovani e al loro accesso alle terra, il sostegno alle produzioni sostenibili, alle donne in campo, alla ricerca e all’agricoltura 4.0, alle filiere e ai processi aggregativi.
Teresa Bellanova ha dato risposte concrete con determinazione, chiarezza e competenza, prendendo impegni senza illudere nessuno, convinta di poter portare a segno tante di queste battaglie, a partire dalla riforma della PAC da rendere più semplice e accessibile ai veri agricoltori e alla difesa dei fondi europei. Più volte ha ricordato i primi 600 milioni di euro da lei appostati per il comparto agricolo con la legge di Bilancio, l’azzeramento dell’irpef per due anni e l’estensione al settore degli incentivi legati al nuovo credito di imposta.
Abbiamo voluto organizzare con la già senatrice Antezza un percorso nel cuore della produzione ortofrutticola lucana, eccellenza riconosciuta a livello nazionale e internazionale che ha visto il Ministro visitare, accompagnata dal sottoscritto, dall’On. Vito De Filippo e dal collega Consigliere Mario Polese, i campi di fragole dell’azienda Nicodemo della Coop. Frutthera, gli impianti esotici di Rocco Zuccarella (ora presidente anche del Club Candonga), gli stabilimenti di lavorazione di Orogel e e Apofruit, per concludersi in Alsia per il doveroso appuntamento istituzionale con il neo direttore Aniello Crescenzi a cui ha portato il suo saluto l’Assessore Regionale Francesco Fanelli, presente insieme al Direttore del Dipartimento Agricoltura Donato Del Corso e all’Autorità di gestione del Feasr Vittorio Restaino.
Con tutte le OP (Organizzazioni di produttori) di Basilicata - conclude Luca Braia - il Ministro ha visitato il centro di ricerca Agrobios prendendo atto dei progressi enormi degli ultimi anni oltre che della qualità professionale e umana di chi lavora al miglioramento delle nostre produzioni di eccellenza.
Ringrazio le centinaia di agricoltori, gli operatori, i dipendenti e dirigenti della aziende visitate, le rappresentanze di categoria e le Organizzazioni di produttori che hanno risposto positivamente al confronto diretto con il Ministro che, in terra di Basilicata, ha mostrato una straordinaria disponibilità cogliendo, anche per personale amicizia e vicinanza politica, l’importanza strategica del nostro invito per il futuro del comparto agricolo lucano.”