Il libro nero del trasporto pubblico locale lucano si arricchisce di un nuovo capitolo: l’impugnativa del governo dell’ennesima proroga messa in atto un paio di mesi fa per evitare una gara che si attende da anni.
Il comunicato del Consiglio dei Ministri è chiaro: la legge della Regione Basilicata n. 26 del 28/11/2019, recante “Modifiche ed integrazioni alla L.R. 30 aprile 2014, n. 7”, contiene alcune disposizioni riguardanti i servizi di Trasporto pubblico locale che si pongono in contrasto con l’articolo 117, primo e secondo comma, lett. e) della Costituzione, che impone il rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e riserva allo Stato la competenza in materia di tutela della concorrenza.
La giunta Bardi dovrebbe essere consapevole che non si può più proseguire con le solite alchimie messe in campo per garantire rendite in un settore ormai obsoleto e pieno di sprechi come quello dei trasporti lucano. Siamo arrivati al punto di non ritorno e bisogna avere il coraggio di chiudere con il passato.
La situazione disastrosa in cui versa il trasporto pubblico locale è un vero e proprio freno per lo sviluppo dell’intero territorio regionale. Ormai è diventato impossibile tenere il conto dei disservizi e delle vertenze che attanagliano il comparto. Mezzi vetusti, aziende che sopravvivono esclusivamente grazie ai contributi regionali e lavoratori che non vedono stipendi per mesi e mesi sono la cartina di tornasole di questo disastro. A pagarne sono solo ed esclusivamente i cittadini che si vedono privati di un servizio fondamentale.
Questo è il terreno su cui Bardi può dimostrare meglio il cambiamento di cui si continua a dichiarare portatore.
Noi crediamo che sia possibile garantire un servizio di qualità salvaguardando i posti di lavoro. Il tutto è possibile tenendo lontani gli interessi di coloro che in questi anni hanno solo pensato di partecipare alla mangiatoia del tpl ritenendo, probabilmente, che si trattasse di un pozzo senza fondo.
Gianni Perrino Portavoce M5S Basilicata - Consiglio Regionale