L’accelerazione impressa per l’attività di bonifica della zona SIN di Tito, attraverso la pubblicazione dei bandi di lavori, chiama in causa Governo e Regione per superare ostacoli, ritardi, sottovalutazioni che caratterizzano l’attività di bonifica della zona SIN della Valbasento. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi) che aggiunge: nonostante la smentita da parte di fonti della Regione alla notizia circolata attraverso la stampa sul rischio di revoca dei fondi destinati alla Valbasento non è dato sapere cosa sta realmente accadendo. L’unica certezza è che per la bonifica ci sono 10 progetti piuttosto complessi che, come hanno ammesso gli uffici competenti della Regione, possono presentare inconvenienti in corso d’opera (rilevanze radiologiche) che hanno messo in moto un’altra procedura, di competenza di altre istituzioni.
Secondo Castelluccio l’ipotesi da più parti sostenuta di procedere alla nomina di un commissario ad acta è quella più efficace se si vuole realmente, a distanza di 15 anni, almeno raggiungere il livello di attuazione dell’operazione bonifica che in questi giorni riguarda Tito e quindi garantire una marcia più spedita all’opera di bonifica.
Credo – aggiunge il vicepresidente del Consiglio Regionale – che il recente intervento del sindaco di Pisticci Viviana Verri con la ricostruzione dettagliata di tutti i passaggi tecnico-burocratici che in questi lunghissimi anni hanno contraddistinto il programma bonifica Valbasento non consenta dubbi almeno su un punto: la Regione e gli enti locali direttamente coinvolti non hanno saputo vigilare sui passaggi riferiti a quanto previsto con delibera CIPE e successi decreti legislativi e tanto meno esercitare il ruolo di pressing nei confronti dei oggetti responsabili. Su tutti l’esempio degli interventi relativi al SIN Valbasento che ricadono nel territorio di Pisticci, riferiti al progetto di “Completamento esecuzione della caratterizzazione dell’area ex Pista Mattei”, valore 1,72 milioni di euro, con relativi atti di gara approvato con DGR n. 1347 del 20/10/2015, mentre la procedura di gara, si è conclusa con l’aggiudicazione definitiva in data 6/9/2016 con Determina 23.AA2016/D.00058 del 7.09.2016. Solo il 12 gennaio scorso è stato firmato il contratto di appalto con la ditta aggiudicataria e si è sempre in attesa di interventi. E’ evidente che – conclude Castelluccio – bisogna rivedere e riaggiornare il funzionamento della Cabina di Regia interistituzionale per le attività di bonifica dei SIN (C.R.I.S.I.N.), istituita in attuazione dell’Accordo di Programma Quadro del 2013 quale organo di confronto e coordinamento tra gli enti territoriali e il Ministero, con il compito di verificare l’andamento degli interventi di bonifica, promuovere la divulgazione dei dati relativi allo stato di attuazione, predisporre rapporti periodici sulle attività svolte.