La consulta regionale delle aggregazioni laicali (CRAL), a partire da varie provocazioni provenienti da Papa Francesco, ed in particolare dall’Enciclica “Fratelli tutti”, ha ideato un percorso sinodale regionale, con l’esperienza dei tavoli sinodali sui temi economici, sociali e culturali che interessano il nostro territorio. Poco meno di venti tavoli, per coinvolgere tutti i fedeli laici, credenti e non credenti, praticanti e non praticanti, e quanti si riconoscono appassionati dai temi sociali non eludibili. Farsi costruttori di speranza e quindi di futuro, di una società in cui tutti abbiano diritto di cittadinanza, possibilità di prendere la parola su temi importanti e cocenti: dalla famiglia, all’educazione, alla Scuola e all’Università. Un tavolo anche sulla salute e sull’economia, sui bambini e sulla terza età. Insomma, nessuno è escluso dall’osservatorio e dalla condivisione del laicato cattolico che si fa protagonista di un momento culturale importante.
Hanno firmato l’appello cinque consulte diocesane sulle sei diocesi presenti nella regione ecclesiastica lucana e quaranta firmatari tra presidenti, coordinatori e responsabili di Movimenti e Aggregazioni ecclesiali a respiro regionale.
L'appello, fortemente condiviso dai Vescovi lucani, è stato distribuito ai fedeli al termine della messa crismale del giovedì santo, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa di questa mattina, svoltasi nei locali del Parco del Seminario a Potenza.
L'obiettivo, hanno spiegato il presidente della CRAL Lindo Monaco, l'amministratore Fausto Santangelo, la segretaria Carmela Romano e gli altri rappresentanti del consiglio di presidenza, è duplice: mettere insieme il variegato mondo del laicato cattolico, dare unità alla sua azione, ma anche aprirsi a tutti gli uomini di buona volontà, a prescindere dal loro credo, dalle loro convinzioni. Le istanze da cui nasce questo percorso è dato dalla lettura dei bisogni di una regione che per varie motivazioni si va sempre più spopolando. Le ragioni di un coinvolgimento della “base” della regione porta alla rivendicazione sociale di una lettura della disoccupazione, del fenomeno tanto antico quanto nuovo dell’emigrazione e le nuove e sempre più sorprendenti povertà, quali la pandemia e, ora, dalla guerra hanno smosso la coscienza dei responsabili della CRAL e hanno individuato e offerto questo percorso condiviso con il mondo della fede, per la costruzione di una speranza certa. “Il destino del Sud non può essere segnato”, afferma il prof. Lindo Monaco, Presidente della CRAL, “non vogliamo arrenderci, non possiamo arrenderci a una prospettiva di definitivo declino”, ha concluso dando appuntamento a Sabato 23 aprile, sempre nei locali del Parco del Seminario, dove saranno presentati i tavoli tematici, i relatori e i moderatori, i tempi e le modalità di lavoro, della prima fase del percorso che ha come tema: il tempo dell’ascolto, che va da aprile a giugno del 2022.
Carmela Romano