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Il_presidente_della_Provincia_di_Matera_Piero_Marrese.jpg“La libertà è il bene più prezioso dell’essere umano: la possibilità di fare le proprie scelte, di autodeterminarsi, di esprimere le proprie idee”.
È uno dei passaggi più salienti del discorso che pronuncerà oggi, a Matera, il presidente della Provincia, Piero Marrese, in occasione della celebrazione del 77° anniversario della Liberazione.
Il 25 aprile, prosegue Marrese, “è il giorno in cui è nata l'Italia moderna: più libera, più democratica, più giusta, più bella. Il giorno in cui hanno vinto i valori fondanti della convivenza che poi sono stati racchiusi nel testo della nostra Costituzione, dove è sancito che tutti gli individui hanno libertà di parola, di pensiero, di stampa, di associazione, di culto. Oggi, pertanto, è il giorno del sentito omaggio e del ringraziamento alle donne e agli uomini che lottarono perché un futuro migliore rispetto al presente che stavano vivendo potesse essere possibile. Quel futuro che loro sognavano, fatto di democrazia e libertà, è il nostro”.
Dopo aver rimarcato che i “giovani e gli studenti devono essere consapevoli di ciò che rappresenta la ricorrenza del 25 aprile”, Marrese aggiungerà: “Quella di oggi è la festa della libertà ritrovata, la festa che ricorda la fine del conflitto mondiale, la festa di un nuovo inizio per l’Italia e per l’Europa. Una riflessione è alquanto opportuna in questo momento, sull'attuale conflitto che vede impegnati i popoli dell'Est d'Europa. Un conflitto, quello in atto, che si pone in contrasto con i principi del diritto internazionale e, in particolare, dell'Unione Europea, che si prefigge di promuovere e contribuire alla pace e alla sicurezza oltre che "alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli".
Infine, il presidente Marrese esorterà tutti a “contribuire a costruire e mantenere un clima pacifico e a vigilare sul rispetto della libertà”.