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Ferrovie della Magna Grecia addio. Con grande rammarico devo sottolineare un grave disservizio a cui sono sottoposti tutti i residenti del metapontino. Infatti, dal primo gennaio è stata soppressa ogni forma di collegamento ferroviario da e per Taranto, di conseguenza anche da e per Metaponto dove ricordiamo parte e arriva il Freccia Rossa “Taranto-Torino” che sale lungo lo Stivale attraversando le stazioni di Ferrandina, Potenza, Salerno, Napoli, Roma Termini, Firenze, Bologna, Milano per giungere a Torino e ritorno. Fino allo scorso 31 dicembre un servizio sostitutivo delle Ferrovie dello Stato garantiva su gomma i collegamenti da Nova Siri, da Policoro e da Scanzano Jonico a costi anche accessibili e popolari. Basti dire che da Scanzano Jonico a Metaponto il servizio mattutino del sostitutivo regionale consentiva con partenza alle 5.40 di arrivare in tempo a Metaponto per le 6 per agganciare il Freccia Rossa pagando un biglietto di 1,30 euro. Ora tutto questo non esiste più. Le nostre stazioni sono “binario morto”, senza treni regionali. Immagino e conosco tanti nostri corregionali che dallo Jonio lucano si recano a Taranto per studio o per lavoro e che oggi sono costretti ad usare l’auto, aumentando i costi, il pericolo di stare su strada due volte al giorno nonché le emissioni di Co2. Ho interpellato pertanto il nostro capogruppo in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli che presenterà una interrogazione urgente all’assessore regionale ai Trasporti, Donatella Merra per sanare immediatamente questa incresciosa e paradossale situazione che vede tagliato fuori il Metapontino dalla linea ferroviaria e dai grandi corridoi dell’alta velocità. La stessa cosa ho chiesto al nostro deputato, l’onorevole Enzo Amendola, affinché si attivi presso il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Il compito di chi, come il sottoscritto, fa politica è soprattutto quello di ascoltare i cittadini, recepirne le istanze e rivolgersi a chi di dovere per trovare soluzioni.