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 MEDINLUCANIA

 “Sulla situazione sanitaria in Basilicata si sta sviluppando un intenso dibattito che si può racchiudere in quattro visioni e letture differenti: il presidente della Regione Bardi e l’assessore alla Sanità Fanelli che esprimono soddisfazione e ottimismo; i partiti di opposizione che analizzano e bacchettano l’esecutivo regionale; i sindacati e le associazioni del mondo sanitario che provano a ragionare sui fatti e sulle criticità; i cittadini e gli ammalati lucani che subiscono e accettano in silenzio facendo i conti con la realtà e i problemi”.

Lo dice in una nota inviata alla stampa l’associazione socio-culturale Medinlucania.

“In questo quadro - evidenzia - anche la nostra associazione vuole esporre il proprio punto di vista e proporre una sintesi che possa offrire una strategia condivisa capace di affrontare le questioni aperte e  mettere a confronto soluzioni e risposte uscendo dalle strumentalizzazioni di parte.

Per tali ragioni - spiega Medinlucania - oltre alle analisi e alle note che periodicamente diffondiamo, abbiamo deciso di organizzare un dibattito pubblico sulla sanità lucana che si svolgerà a Villa d’Agri il 30 giugno prossimo.

All’incontro ci saranno l’assessore regionale alla Sanità Francesco Fanelli ed importanti operatori della sanità lucana, oltre ad esponenti del mondo politico come il segretario regionale del Pd Giovanni Lettieri, il coordinatore regionale del M5s Arnaldo Lomuti e il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Giuseppe Giuzio.

Sarà un confronto a più voci - precisa l’associazione - che si svilupperà sia sugli aspetti tecnici che su quelli politici.

I temi che verranno discussi riguarderanno le tematiche più controverse del tema sanità e saranno i seguenti: 1. l’affidabilità e l’impatto dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) come criterio nazionale oggettivo che misura il buon funzionamento della sanità regionale o come mera procedura amministrativa e burocratica che non rileva la ricaduta effettiva e la soddisfazione reale dei cittadini-utenti; 2. la mancanza di risorse per la sanità nazionale, visto che l’ultimo Dpef (Documento di programmazione economico-finanziaria) dell’Italia certifica che il rapporto rispetto al Pil si attesterà a un misero 6,2%, e cosa sarà possibile fare utilizzando i fondi del Pnrr (la Basilicata è tra le ultime regioni nella classifica della spesa per singolo abitante); 3. le azioni del governo nazionale e della Regione Basilicata per far fronte alla mancanza di medici e infermieri (in tutt’Italia mancano circa 20 mila medici e 32 mila infermieri); 4. come garantire a tutti i cittadini la possibilità di potersi curare nello stesso modo indipendentemente dal proprio status sociale, economico e culturale; 5. le attività in essere per rafforzare la governance e di conseguenza incrementare l’area della prevenzione e creare una rete tra ospedale e territorio; 6. le motivazioni che hanno fatto diminuire la fiducia dei lucani nei riguardi degli ospedali regionali e hanno spinto migliaia di loro a farsi a curare fuori regione con una ricaduta economica che ha raggiunto i 65 milioni di euro di mobilità passiva; 7. le liste di attesa infinite, la non stabilizzazione dei precari, il sovraccarico di lavoro di dirigenti, medici e operatori sanitari, lo stallo in cui versano alcune Asp e versa il Crob di Rionero dove mancano i direttori, quattro reparti sono da tempo senza primari e una ventina di ricercatori dell’Ircss sono in stato di agitazione; 8. la riclassificazione degli ospedali minori (Melfi, Villa d’Agri, Lagonegro, Venosa, Muro Lucano, Tricarico, Tinchi e Stigliano) e le difficoltà dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, che hanno determinato lo spostamento del baricentro della sanità al San Carlo di Potenza; 9. la verifica del fabbisogno di prestazioni da affidare alle strutture private e la situazione dell’assistenza domiciliare ai circa 60 mila lucani non autosufficienti; 10. i tempi per l’approvazione del Piano sanitario della Basilicata considerato che l’assessore regionale Fanelli poche settimane fa ha dichiarato che sarebbe stata avviata una nuova fase, fatta di riorganizzazione delle aziende sanitarie e di scelte proiettate verso il futuro.

Su tutti questi interessanti e complessi temi - conclude Medinlucania - saranno chiamati a dare le proprie risposte i relatori invitati al convegno che si svolgerà venerdì 30 giugno prossimo a Villa d’Agri”.