In programma all’ Ortigia Film Festival il 18 luglio, l’opera prima cinematografica di Daniele Salvo, “GLI ALTRI” di Michele Prisco, con (tra gli altri) Ida Di Benedetto, Giuseppe Servillo, Lorenzo Parrotto, Gianfranco Gallo, Gioia Spaziani, scene Marco Vigna, costumi Daniele Gelsi, Direzione fotografia Fabio Zamarion, montaggio Massimo Quaglia. Oberon Productions con Apulia Film Commission e MiBACT. Nei cinema da ottobre.
Amelia Jandoli, lei la protagonista di questo straordinario viaggio è una donna già avanti negli anni che vive sola nel cuore di una Napoli degli anni Cinquanta, i cui muri 'di pallido oltremarino' sono 'simili a una mappa segreta impossibile da decifrare'. La sua è stata una vita insignificante, chiusa nel cerchio di piccole e reiterate abitudini: la scuola di ricamo e una realtà quotidiana di solitudine e malinconia. Ma quando la incontriamo, uno sconosciuto, irrompe nella sua casa e le dice che un altro uomo, Felice, invoca il suo nome sul letto di morte. Pur non conoscendo nessuno dei due, in Amelia Jandoli scatta qualcosa di misterioso che la spinge a seguire contro ogni ragione lo sconosciuto. La donna raggiunge la casa di Felice, il moribondo, sale le scale affannosamente e si ritrova nella sua stanza. Ma è troppo tardi. Felice è già morto. Da quel momento inizia un viaggio perturbante ed avvincente che porterà la protagonista a scoprire “gli altri”, un’umanità a lei sconosciuta che le farà comprendere il valore dell’amore e della vita. Una storia tesissima ed avvincente con un cast di interpreti straordinari: Ida Di Benedetto, Peppe Servillo, Gianfranco Gallo, Gioia Spaziani, Lorenzo Parrotto
Inoltre, dopo il grandissimo successo ottenuto al Teatro Greco di Siracusa, “La Pace” di Aristofane, commedia con la regia di Daniele Salvo nella traduzione di Nicola Cadoni, arriva al teatro Valle dei templi, a Piano San Gregorio, sabato 22 luglio alle ore 21. Si tratta di una produzione firmata dall’INDA - Istituto nazionale del dramma antico. “Si tratta di un testo originalissimo, visionario, sorprendente, spiazzante e perturbante”, spiega il regista Daniele Salvo. “Il viaggio di Trigeo sull’Olimpo a cavallo di uno scarabeo stercorario gigante, nella disperata volontà di far terminare ogni conflitto e di liberare la Pace, imprigionata in una profonda grotta, ci parla dell’Utopia. Ai nostri giorni, nella situazione storica attuale, in cui ad ogni istante rischiamo un’estinzione di massa, le parole di Aristofane appaiono particolarmente profetiche ed illuminanti. Penso ad uno spettacolo appositamente creato affinché un pubblico vasto possa godere dell'emozione e della bellezza del teatro classico, assaporandone l'essenza più pura, lasciandosi cadere nella vertigine dello straordinario linguaggio di Aristofane. Il lavoro sulla recitazione che intendo fare necessita di interpreti di prima qualità: non ci sono spazi per gli equivoci. Penso ad una recitazione non stilistica, senza tracce di elementi borghesi: le parole di Aristofane sono radicate nel corpo, nella "macchina attoriale" più antica”. Il tema è quello della Pace, impossibile da raggiungere per la stupidità e la corruzione dell'umanità. La Pace, commedia di Aristofane, fu rappresentata alle Grandi Dionisie nel 421 a.C.
L'opera è stata scritta durante la guerra del Peloponneso combattuta tra Atene e Sparta. Fu messa in scena circa sette mesi dopo la morte in battaglia sia di Cleone (il generale ateniese) che di Brasida (il generale spartano). "La Pace" anticipò di poche settimane la ratifica della Pace di Nicia (421 a.C.), che sospese per sei anni difficili le ostilità tra Atene e Sparta. Questo è ovviamente un problema molto attuale. Nel cast tra gli altri Giancarlo Latina (Trigeo), Massimo Verdastro (Ermes/Ierocle), Simone Ciampi (Servo di Trigeo I), Martino Duane (Servo di Trigeo II/Aristofane), Francesca Mària (Figlia di Trigeo I), Stella Pecollo (Figlia di Trigeo II), Patrizio Cigliano (Polemos / Mercante di Zappe), Gaetano Aiello (Macello), Giuseppe Rispoli (Mercante di Armi), Jacqueline Bulnés (La Pace), Elena Polic Greco (La Pace monologo finale), Gemma Lapi (Theoria, dea della festa), Federica Clementi (Opora, dea del raccolto). Le scene sono di Alessandro Chiti, le installazioni sceniche di Michele Ciacciofera, i costumi di Daniele Gelsi, le musiche originali di Patrizio Maria D’Artista, la cura del movimento di Miki Matsuse, le luci di Giuseppe Filipponio, direzione cori cantati Elena Polic Greco e Simonetta Cartia, assistente alla regia è Raffaele Latagliata.