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“L’acqua è un bene pubblico, soprattutto è un bene della Basilicata, il nostro oro blu, su cui per responsabilità di questo centrodestra al governo non avremo voce in capitolo. L’esproprio e la marginalizzazione nella governance di ciò che esce dalle nostre sorgenti e invasi, che spesso fanno da riserva per la Puglia e per l’intero Mezzogiorno, è una scelta unilaterale e profondamente sbagliata per metodo e merito. Dal primo gennaio “Acque del Sud Spa” prenderà il posto dell’Eipli, mentre la nostra maggioranza di governo regionale rimane in imbarazzante silenzio, insieme ai parlamentari lucani di centrodestra, intenti a farsi fotografare a Roma come in Basilicata - in questi giorni - con questo o quell’esponente di governo da Salvini a Casellati. Sulle risorse petrolio, gas e acqua per la Basilicata altro che autonomia differenziata e sovranismo delle regioni. La Basilicata ne esce espropriata ed umiliata.

Proponiamo una discussione e un ordine del giorno in Consiglio Regionale martedì prossimo. Bardi e la sua Giunta, colpevolmente muti, prendano dal Consiglio le indicazioni da portare in sede di conferenza stato regioni per gestire le tematiche relative alle nostre risorse naturali. Assistiamo a una superficialità assurda. E’ mancato il coinvolgimento del Consiglio Regionale e delle Regioni a livello nazionale in questa decisione. Si utilizza, da parte di questa maggioranza in Basilicata, un paradossale concetto di autonomia e sovranismo a convenienza, facendosi beffa dei lucani e delle lucane. Quando ci sarebbe da rivendicare fortemente l’autonomia differenziata non lo fanno e la nostra acqua, bene comune, ci viene espropriata dal Governo Meloni. Pertanto, auspichiamo vivamente che si discuta in Consiglio, nel merito e che Bardi relazioni in Consiglio regionale sul ruolo giocato, o meglio non giocato, della Basilicata nello scippo della nostra acqua, che si sta perpetrando.”

Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva - Renew Europe