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Marrese_intervento_Salerno.jpeg“Chiediamo maggiori risorse economiche e umane per le Province: solo così questi enti potranno affrontare le sfide quotidiane ed essere punto di aggregazione per i territori”. Lo ha ribadito il Presidente di Upi Basilicata e della Provincia di Matera, Piero Marrese, intervenuto stamani a Salerno all’assemblea delle Province del Sud Italia, indetta dall’UPI

La riforma delle Province deve essere l’occasione per dotare nuovamente questi enti delle necessarie risorse finanziarie ed umane per far sì che tornino ad essere nodo centrale per le nuove strategie di programmazione e di sviluppo locale.

Lo ha dichiarato il Presidente di Upi Basilicata e della Provincia di Matera, Piero Marrese, intervenendo stamane all’assemblea delle Province del Sud Italia, indetta dall’UPI, sul tema: “Azzerare i divari e ricucire il Paese: la missione della nuova Provincia”.

Marrese ha ribadito “la forte volontà di definire una nuova maglia amministrativa di cui le Province siano un nodo centrale, ma anche la necessità di evitare gli errori del passato. Questi enti, infatti, per assumere la funzione di punto di aggregazione e di coagulo intorno al quale i territori possano fare massa critica per realizzare azioni in grado di promuovere e migliorare la competitività, hanno bisogno di nuove funzioni e maggiori risorse economiche. Oggi, purtroppo, sappiamo bene che le Province hanno poche risorse finanziare ed umane per affrontare in modo congruo le sfide quotidiane e le continue emergenze.

Dobbiamo invece esaltare il ruolo di cerniera e di supporto ai territori delle Province, nell’ottica dell’azzeramento dei divari. Per farlo, è necessario un ripensamento delle loro funzioni fondamentali unito alla giusta attribuzione di risorse finanziarie e alla dotazione di adeguate risorse umane in termini di tecnici, specialisti ed esperti. Solo così si potranno costruire strutture efficienti, capaci di innescare processi di cambiamento e guidare i territori verso il superamento degli attuali divari.

E’ in ballo il futuro non solo del Sud, ma di tutta l’Italia: dare più forza alle Province significherebbe far viaggiare il Paese su un binario preferenziale”.