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“Policoro cresce in termini demografici, questo è quello che confermano i dati di importanti istituti, e cresce anche nelle presenze turistiche durante la stagione estiva.  Le politiche attuate in questi anni, dalle amministrazioni che si sono susseguite, hanno fatto sì che la nostra città ormai sia diventata tra le più importanti della costa Jonica, non solo lucana, e tra quelle a più alta attrattività tra le mete turistiche del meridione. Le nostre spiagge, il nostro lungomare e la capacità e lungimiranza degli imprenditori locali, hanno portato Policoro a svolgere il ruolo di catalizzatore di tanti giovani e giovanissimi che qui trovano opportunità di svago e di divertimento, come di tante famiglie che qui hanno investito sull’acquisto di immobili per godersi i loro periodi di vacanza. Punto di arrivo? Assolutamente no!

In un articolo scritto da Paolo Alfieri su Avvenire, lo stesso fa riferimento ad uno studio, e asserisce, prendendo come esempio la Puglia, che non sempre l’aumento degli arrivi favorisce l’aumento dello sviluppo economico delle comunità ma che spesso si parla di scarsi servizi ed alta stagionalità che portano di fatto ad un turismo cosiddetto mordi e fuggi. È quindi opportuno che si apra nelle nostre comunità una riflessione su quale offerta affiancare a quella attuale per creare maggior sviluppo e maggiori opportunità, soprattutto per le nuove generazioni. Sarebbe interessante far viaggiare di pari passo, alle tante offerte che Policoro in questi anni ha saputo offrire grazie al protagonismo di tante associazioni presenti sul territorio, un turismo basato sulla conoscenza (culturale-naturalistico-storica-enogastronomica), magari destagionalizzando ed integrarlo agli attrattori culturali che vengono già messi in campo nel nostro territorio, non solo comunale. Come già fatto in consiglio comunale, ribadisco la necessità di ragionare sul marchio d’area che possa dare un brand al territorio. Si potrebbe tentare cercando di dare maggiore attenzione e soprattutto risorse al mondo della letteratura e dei libri.  Pare strano infatti che una Città che si pregia di un attestato da parte del Ministero della Cultura, ovvero “Città che legge”, e che in passato si sia pregiata di essere “Città del libro”, non investa, o lo fa in piccolissima parte, sul turismo culturale offrendo ad organizzazioni che in tutti questi anni hanno dato lustro al mondo della cultura spiccioli al cospetto di altre iniziative.

Auspico che in futuro si possa ragionare sulle opportunità che questo settore offre, che tanto potrebbe dare al nostro territorio in termini di crescita sia sociale che economica, investendo con adeguato supporto sulla crescita di iniziative in merito che porterebbero a diversificare le presenze nella nostra Città con conseguenti ricadute economiche. Ovvio è che per far ciò e mettere a sistema il tutto, anche sul campo delle infrastrutture bisogna agire. Alle case vacanze, sulle quali a livello centrale è in discussione una normativa per regolarle, vanno aggiunte, ed è compito della politica attivarsi nel favorire gli insediamenti, strutture ricettive all’avanguardia che possano attrarre altro tipo di offerta turistica. Inutile dire poi che bisogna spingere sull’efficienza delle vie di comunicazione. Troppe ancora le criticità per raggiungerci da altre parti d’Italia, per non parlare di chi vuole raggiungerci da paesi esteri.  Sono sicuro che se si saprà ragionare su più fronti, aprendo seri dibattiti tra le amministrazioni a vari livelli, esperti del settore e portatori di interessi, Policoro sarà sempre più leader nel settore dell’offerta turistica.  Abbiamo le potenzialità grazie agli imprenditori, alle associazioni ed ai professionisti dei vari settori, oltre ad un territorio dalle peculiarità che in molti ci invidiano, per poter diversificare l’offerta e tentare di creare vero sviluppo per questo territorio e non solo”.

Lo dichiara Vincenzo Ligorio, consigliere comunale di Azione Policoro